Carte di circolazione clonate:
nei guai cinque bergamaschi

Sono cinque i bergamaschi finiti nei guai per aver utilizzato carte di circolazione di auto clonate. Si tratta di modelli redatte su carte di circolazione vere, ma rubate: venivano utilizzate per esempio per montare gomme proibite su alcuni modelli di auto.

Sono cinque i bergamaschi finiti nei guai per aver utilizzato carte di circolazione di auto clonate. Si tratta di modelli redatte su carte di circolazione vere, ma rubate: venivano utilizzate per esempio per montare gomme proibite su alcuni modelli di auto.

Tutto ha preso il via da una segnalazione della polizia slovena, che ha fermato nel febbraio 2010 un automobilista con una carta di circolazione irregolare. È partita una segnalazione all'Interpol che ha portato i carabinieri di Bergamo a un gommista che opera in città.

I militari hanno scoperto che aveva cambiato le gomme dell'automobilista fermato in Slovenia, mettendone di un tipo non omologato. Poi la situazione era stata «regolarizzata» con una carta di circolazione nuova. Peccato che il documento era stato rubato nel 2004 a Pisa.

Dal gommista i carabinieri sono risaliti a un 40enne di Verdellino. Attraverso indagini che duravano dallo scorso ottobre si è scoperto che l'uomo, con la convivente 40enne, con un'amica di 43 anni e con un terzo complice di 37 anni gestiva un giro di carte di circolazione contraffatte. Oltre a quelle rubate a Pisa anche una partita rubata a Napoli nel 2000.

I militari hanno anche scoperto che il gruppo stava tentando di vendere a un concessionario di Bergamo un'Audi A5 clonata, che aveva cioè tutti i documenti di un'altra auto.

I cinque, a vario titolo, sono accusati di falso materiale, ricettazione e clonazione di autovettura. Il 40enne di Verdellino è agli arresti domiciliari, per gli altri non sono state prese misure perché sono già sottoposti a provvedimenti per altri reati.

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