Pellegrini alle fonti del Giordano
Il vescovo: «Qui è iniziato tutto»

«Qui siamo alle sorgenti del Cristianesimo, qui ci troviamo dove tutto è cominciato, in questa terra, nell'estremo nord di Israele». Il vescovo Francesco Beschi venerdì mattina si è rivolto ai pellegrini, nel silenzio del bosco vicino al Giordano.

«Qui siamo alle sorgenti del Cristianesimo, qui ci troviamo dove tutto è cominciato, in questa terra, nell'estremo nord di Israele. Tutto è cominciato dalla Galilea. Anche noi qui possiamo ricominciare. Qui, dalle sorgenti del fiume Giordano, il fiume di Gesù e di Giovanni Battista».

Il vescovo Francesco Beschi venerdì mattina si è rivolto ai pellegrini, nel silenzio del bosco e della montagna. Qui si trovano i resti di templi pagani e di una basilica cristiana, qui si trova una strada romana che si perde nel bosco verso la valle.

Qui i trecentocinquanta pellegrini venuti da Bergamo hanno ripetuto le promesse battesimali e poi hanno compiuto il gesto simbolico di ricevere sul capo da parte dei sacerdoti l'acqua del Giordano.

«Oggi – ha detto il vescovo – è la festa del Sacro Cuore. E anche in questo senso parliamo di origine, perché è dall'amore, dal cuore di Gesù che è sgorgato il Cristianesimo. Dobbiamo sempre dire – ha affermato il vescovo – che noi cominciamo. Ogni giorno dobbiamo ricominciare, dobbiamo ribadire l'impegno della nostra vita».

Poi il ritorno a Nazareth dove il pellegrinaggio era approdato giovedì dopo lo sbarco a Tel Aviv. Nel pomeriggio la visita ai luoghi archeologici e religiosi di quello che un tempo era un villaggio e che oggi è una caotica città.

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