L'impresa Milesi chiusa due giorni
dopo la morte dell'operaio in A4

Dopo il tragico incidente stradale nel quale ha perso la vita Mauro Finazzi, 49 anni, capocantiere di Grumello del Monte, l'impresa per cui il defunto lavorava - la Milesi spa di Telgate - resterà chiusa per lutto sabato e lunedì.

Dopo il tragico incidente stradale nel quale ha perso la vita Mauro Finazzi, 49 anni, capocantiere di Grumello del Monte, l'impresa per cui il defunto lavorava - la Milesi spa di Telgate - resterà chiusa per lutto sabato e lunedì.

La triste notizia è arrivata nella mattinata di venerdì nello stabilimento di via Verdi. E tra il silenzio e le parole spezzate dei novanta dipendenti al lavoro in ditta, si leggeva il profondo dolore per l'improvvisa scomparsa del loro collega.

«Era un gran lavoratore e una bravissima persona - ha detto Antonietta Milesi, responsabile aziendale del personale -. Lo avevamo conosciuto bene in questi 13 anni di lavoro come dipendente nella nostra impresa e aveva dimostrato di essere un uomo responsabile e affidabile. Ci uniamo al dolore della famiglia: abbiamo deciso di chiudere l'azienda due giorni in segno di lutto e di rispetto».

Venerdì mattina Mauro Finazzi era diretto verso un cantiere di Vimercate, nel Milanese, per realizzare un pista ciclabile per conto della Milesi spa. Viaggiava come passeggero sul sedile anteriore del furgone. Con lui, sul mezzo aziendale, c'erano altri due colleghi di lavoro, anche loro dipendenti della stessa impresa: il secondo passeggero Maurizio Baldassari, 47enne di Chiuduno e il conducente del mezzo Matiya Arben, 38enne albanese di Grumello del Monte.

La salma di Finazzi è stata trasportata a casa - in via Fontanone, nella località collinare Boldesico a Grumello - dove è stata allestita la camera ardente. Il funerale sarà celebrato lunedì alle 17 nella parrocchiale.

Risultano critiche, anche se stazionarie, le condizioni del collega Baldassari. Sembra che il ferito abbia subito traumi molto gravi su tutto il corpo. Il quadro clinico è stato compromesso ulteriormente, ieri pomeriggio, da un infarto: un malore che non ha reso possibile l'operazione chirurgica programmata dai medici degli ospedali Riuniti, dove l'uomo è ricoverato.

È fuori pericolo, invece, il conducente del furgone che è stato dimesso dall'ospedale dopo gli accertamenti. Il muratore è rimasto sotto choc dopo aver saputo della morte del capocantiere e delle gravi condizioni dell'altro collega.

Mauro Finazzi lavorava per l'impresa di Telgate da marzo del 1998 come muratore capocantiere. Era originario di Grumello, paese in cui viveva con la moglie Marisa e i due figli Joseph, idraulico 18enne, e Elisa, studentessa 15enne.

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