Pellegrini bergamaschi a Cafarnao:
poi il ricordo della tempesta sul lago

I pellegrini partiti da Bergamo stanno entrando nel cuore del viaggio in Terra Santa. I loro occhi sabato mattina hanno incontrato i resti archeologici del villaggio di Cafarnao custoditi dai frati francescani in un'oasi di silenzio a 200 metri sotto il livello del mare.

Cafarnao, il paese dove Gesù prese residenza dopo essersene andato da Nazareth, il monte delle Beatitudini, il mare di Galilea, che in realtà è un lago, ma gli ebrei disponevano di una sola parola per indicare una grande massa di acqua, valeva per il mare e per i laghi.

I pellegrini partiti da Bergamo stanno entrando nel cuore del viaggio in Terra Santa. I loro occhi sabato mattina hanno incontrato i resti archeologici del villaggio di Cafarnao custoditi dai frati francescani in un'oasi di silenzio, di palme, di banani, di ficus e bouganville, a duecento metri sotto il livello del mare.

La casa che molti archeologi ritengono sia quella di Pietro e la casa dove si ritiene abbia vissuto Gesù per buona parte del periodo di predicazione che si svolse nei luoghi qui attorno. Poi i pellegrini sono saliti al monte dove Gesù pronunciò il discorso delle Beatitudini, di fronte al grande lago, nel caldo alleviato dalla brezza.

Il vescovo si è rivolto ai 350 venuti da Bergamo esortandoli alla gioia della vita, alla gioia che ogni mattina e ogni sera ti fa pensare: sono contento di essere vivo. La pienezza della vita che i Vangeli propongono, la gioia della storia di Gesù, della sua vita, dei valori che sulla montagna Gesù ha sintetizzato: beati i miti, beati i puri di cuore, beati gli operatori di pace... beati. Cioè felici.

E sulle cinque barche che nel pomeriggio navigavano sul lago di Galilea, agganciate insieme per qualche minuto, il vescovo ha parlato dell'episodio della tempesta sul lago e di Gesù che dorme nella barca, delle tempeste che ognuno di noi vive nella vita forse dimenticandosi della presenza di Dio. Domenica i pellegrini si recheranno al monte Tabor, nel deserto, a Qumran e infine a Gerusalemme.

I momenti principali sono anche nei video allegati

Maggiori dettagli su L'Eco di Bergamo del 3 luglio

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