La febbre della notte bianca
ha contagiato anche i musei

Su e giù dalle scalette dell'Orto Botanico, dentro e fuori dalle sale di piazza Cittadella, sabato sera sono stati tanti i bergamaschi che hanno partecipato alla «prima» dei «Museinotteaperte» nei tre musei civici cittadini con sede in Città Alta.

Su e giù dalle scalette dell'Orto Botanico, dentro e fuori dalle sale di piazza Cittadella, sabato sera sono stati tanti i bergamaschi che hanno partecipato alla «prima» dei «Museinotteaperte». Etoiles protagoniste della serata i tre musei civici cittadini con sede in Città Alta: il museo di Scienze naturali Caffi, il museo archeologico e l'orto botanico «Lorenzo Rota». Su iniziativa dell'assessorato alla Cultura, i musei per una sera hanno lasciato da parte la formalità e si sono offerti al territorio in una versione poco convenzionale, aprendosi ad iniziative nuove e creative.

A partire dalle 19 fino a mezzanotte le sedi museali hanno aperto le porte ai giovani, alle famiglie e ai bambini, i primi ad accorrere numerosi e a mettersi in fila per cimentarsi nei tanti laboratori. Un'occasione unica per scoprire i luoghi del sapere e della ricerca, vivendo appieno tutti i loro spazi, allestiti nella particolare ed eccezionale versione notturna in un'alternanza di colori, luci e suoni.

L'«apertura speciale» non è passata di certo inosservata: la luce delle candele posizionate in piazza Cittadella per condurre il visitatore all'interno degli spazi museali e le dolci note della chitarra che trapelavano dai portici appena fuori la sala viscontea hanno riscaldato l'atmosfera, che se alle 19 era ancora tiepida, dalle 21 si è accesa, con i primi visitatori che hanno fatto capolino, dividendosi tra le varie proposte.

Sono state circa un migliaio le persone che hanno partecipato all'evento: «Siamo soddisfatti - afferma Marco Valle, direttore del Museo di Scienze Naturali -, anche se siamo solo alla prima serata. Si tratta di un appuntamento importante per la nostra città. Solo al museo di Scienze ci sono stati 430 visitatori, più di 200 persone hanno partecipato ai laboratori del museo archeologico e altrettante hanno partecipato alle attività nella sala viscontea. Buon afflusso anche all'orto botanico, dove si sono recate circa 120 persone».

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