Vaprio, investe e uccide un 17enne
poi fugge: a confessare va il papà

Ha investito e ucciso con l'auto a Vaprio d'Adda un ragazzo di 17 anni che era in bicicletta con un amico, ed è fuggito senza prestare soccorso. Poi, in caserma dai carabinieri, ha mandato il padre, che si è autoaccusato. Ma i militari hanno scoperto tutto.

Ha investito e ucciso con l'auto a Vaprio d'Adda un ragazzo di 17 anni che era in bicicletta con un amico, ed è fuggito senza prestare soccorso. Poi, in caserma dai carabinieri, ha mandato il padre, che si è autoaccusato. Ma i militari hanno scoperto tutto.

Il vero colpevole dell'incidente è un bergamasco di 34 anni, residente nella Bassa. I carabinieri, capito che nel racconto del padre, 77 anni, c'era qualcosa che non andava: hanno messo sotto torchio il figlio e, nel primo pomeriggio di venerdì, lo hanno convinto a confessare. Il 34enne è stato denunciato per omicidio colposo e omissione di soccorso, il padre invece per falsa testimonianza.

L'incidente era avvenuto poco dopo la mezzanotte di giovedì 7 luglio sulla provinciale 104 a Vaprio d'Adda: una Opel Corsa ha travolto e ucciso un 17enne - Mirko Lo Vecchio, studente all'Itis di Trezzo - scaraventandolo contro un muro laterale. L'amico, in sella a un'altra bici, era invece rimasto illeso.

Nella mattinata di venerdì il padre dell'investitore s'è presentato alla caserma di Fara Gera d'Adda, raccontando di essere l'investitore. Ma la sua testimonianza fa acqua, e i carabinieri scavano. Scoprono che ha un figlio che vive con lui e lo chiamano in caserma, insieme al padre, a Vaprio d'Adda. Alla fine il 34enne crolla e confessa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA