Calolzio, pendolari in rivolta:
«no» ai parcheggi a pagamento

«Il Comune di Calolziocorte mette le mani nelle tasche dei pendolari». La denuncia è del Comitato pendolari che sta raccogliendo le firme - 800 per ora - contro la decisione del Comune di rendere a pagamento i parcheggi vicini alla stazione.

«Il Comune di Calolziocorte mette le mani nelle tasche dei pendolari». La denuncia – stampata su un volantino che è stato distribuito nella cittadina – è del Comitato pendolari che sta raccogliendo le firme contro la decisione del Comune di rendere a pagamento i parcheggi di via Galli, nel tratto a senso unico che parte dall'incrocio con via Antonio Locatelli e arriva a Villa De' Ponti, sede della Comunità montana Valle San Martino.

Come mai tanta agitazione? il parcheggio (o meglio dire «era») uno dei più utilizzati da chi si sposta in treno, dalla vicina stazione, per andare a scuola o al lavoro. Il canone di pagamento dei parcheggi (calati da 70 a 48 dopo essere stati ridisegnati), è partito il 21 giugno, con l'entrata in funzione della gestione del posteggio da parte della nuova società «Eltron» di Genova, che ha posizionato 12 parchimetri in sostituzione del precedente «gratta e sosta».

Ancor prima i posteggi erano gratuiti, utilizzati in gran parte dai pendolari, studenti o lavoratori. Morale della favola: adesso piazzare l'auto costa un euro l'ora.Di qui la protesta del Comitato pendolari.

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