Il Prefetto: «Aprire il Consiglio territoriale per l’immigrazione agli stranieri»

Aprire il Consiglio territoriale per l’immigrazione anche agli immigrati, per raccogliere contributi di idee e progettare con loro soluzioni sui principali temi su cui le istituzioni sono chiamate a rispondere: il disagio abitativo, l’educazione scolastica, il lavoro e l’assistenza sanitaria.

È questo l’invito che il prefetto di Bergamo, Cono Federico, ha rivolto agli attori del Consiglio territoriale per l’immigrazione che si è riunito questa mattina in Prefettura e comprende tutte le istituzioni a livello provinciale, oltre a molte associazioni che si occupano del fenomeno. «È auspicabile - ha detto il prefetto - prendere contatti con le diverse comunità di immigrati sul nostro territorio e coinvolgere loro rappresentanti, da loro stessi nominati, al nostro tavolo di progetto, ascoltando direttamente dalla loro voce i problemi che incontrano e le esigenze più sentite». Sul fronte della casa «il reperimento di alloggi - spiega il prefetto Federico - è l’obiettivo fondamentale di quest’anno».

Molte le strade da percorrere: dall’edilizia residenziale agevolata agli affitti a canone moderato, fino ai mutui agevolati per gli immigrati, in convenzione con alcune banche della provincia: un esempio è la convenzione che l’associazione Casa Amica ha stipulato con la Banca di credito cooperativo di Treviglio e Gera d’Adda.

Tra le novità di cui si è discusso al tavolo, anche la futura apertura di sportelli di servizio per gli extracomunitari nei comuni di Dalmine, Seriate, Caravaggio, Treviglio, Ciserano e Romano di Lombardia, in rete con la Prefettura e la Questura per il rilascio dei permessi di soggiorno.

La Questura, inoltre, ha in porogramma la realizzazione di un nuovo padiglione nel cortile interno, dove collocare lo sportello per il rilascio dei permessi di soggiorno ed evitare le lunghe code sulla strada a cui oggi sono abituati gli extracomunitari che si rivolgono agi uffici di via Noli. In campo anche la Provincia: «Appoggiando la volontà del questore Giuseppe Messa - spiega l’assessore alle Politiche sociali, Bianco Speranza - attueremo presto due iniziative. La prima: un servizio di mediatori culturali in collaborazione con la ccoperativa Migrantes, per fornire assistenza agli immigrati che si rivolgono in Questura per il permesso di soggiorno. E la seconda: l’istituzione di un call center che consenta agli extracomunitari di prenotare un appuntamento per il disbrigo delle pratiche in Questura, evitando le code attuali». Per quanto riguarda la sanità, infine, l’Asl ha in programma uno studio sullo «stato di salute» della popolazione immigrata: un monitoraggio che servirà per predisporre o adeguare la rete di servizi legati all’assistenza.

(21/04/2004)

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