«Uniacque nega la voltura del contratto»
Federconsumatori e Apu: Fatto iniquo

Federconsumatori e Apu intervengono su una vicenda tra Uniacque e un'utente alla quale è stata negata la voltura del contratto a nome del proprio inquilino perché s'è rifiutata di dichiarasi solidamente responsabile per eventuali obbligazione.

Federconsumatori e Apu hanno ricevuto una lettera inviata a Uniacque e al sindaco del comune di Foresto Sparso con cui una cittadina chiedeva conto del fatto che le fosse stata negata la voltura del contratto a nome del proprio inquilino perché la stessa, in qualità di proprietaria, s'è rifiutata di dichiarasi solidamente responsabile per qualsivoglia obbligazione.

«Questa pretesa da parte del maggiore gestore provinciale del servizio idrico - scrivono Umberto Dolci di Federconsumatori e Pietro Roberti di Apu - è da noi ritenuta iniqua e ingiustificata: frutto di un regolamento di cui la società Uniacque s'è dotata senza confrontarsi con le associazioni di difesa dei consumatori (passaggio sancito dalla Legge)».

«La prima conseguenza di tale comportamento - prosegue la nota - è che se la proprietaria dell'immobile decidesse di recedere dal contratto attualmente intestato a proprio nome, l'attuale inquilino rimarrebbe senza acqua. Che ad assumere tali atteggiamenti vessatori sia una società a totale capitale pubblico è perlomeno preoccupante In sostanza la “giustificazione” che il gestore porta è la necessità di tutelare l'azienda nel caso in cui il cliente non paghi la bolletta dell'acqua».

«A questo punto il confronto con altri fornitori di servizi erogati ai diretti fruitori è immediato: il servizio del gas; il servizio elettrico; il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti; il servizio telefonico, sono attività commerciali gestite con un rapporto diretto tra gestore e fruitore, sia esso proprietario o inquilino. A nessuno di questi gestori viene in mente di subordinare l'erogazione della prestazione alla “autorizzazione del locatario”. Per inciso: in questo modo, contratto diretto intestato a chi abita effettivamente l'immobile, si possono evitare o meglio individuare i fenomeni di affitto in nero. Se è vero che Uniacque intende tutelarsi da eventuali “morosità”, è altrettanto palese che anche gli altri erogatori di servizi si trovano nella medesima situazione, ma non per questo propongono come eventuale soluzione il pagamento di una cauzione da parte dell'inquilino».

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