«Le arance gliele porto io...»
e dei soldi non c'era più traccia

«Non si preoccupi, la cassetta di arance gliela porto a casa io. Non c'è problema, basta solo che mi dica dove abita». Savoir fare di un ambulante particolarmente gentile?

«Non si preoccupi, la cassetta di arance gliela porto a casa io. Non c'è problema, basta solo che mi dica dove abita». Savoir fare di un ambulante particolarmente gentile? Sembrerebbe, se non fosse che nel colloquiare con il povero pensionato di turno, l'uomo s'informava anche di cosa ne facesse dei soldi della pensione e, soprattutto, dove li tenesse, se a casa o in banca.

Molti non c'hanno fatto caso, ma qualcuno ha segnalato l'anomalia alla Questura che ha sùbito controllato una serie di ambulanti di frutta e verdura, senza tuttavia trovare particolari anomalie. Niente fino a giovedì mattina, quando l'equipaggio di una Volante ha deciso di controllarne uno davanti agli Ospedali Riuniti.

Il «titolare»- si fa per dire, perchè la licenza mostrata agli agenti è risultata falsa - era un pregiudicato trentenne di Acerra già segnalato a Carmignano (Padova) e a Trieste per precedenti specifici: consegnava le cassette di arance a casa del cliente ma prima di uscire gli rubava anche i soldi. Su di lui pendevano diverse denunce e anche una condanna.

Gli agenti gli hanno sequestrato la licenza, «rilasciata» da un Comune del Napoletano, e la merce, denunciandolo a piede libero e consegnandogli un foglio di via obbligatorio.

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