Mercoledì 27 Luglio 2011
Zingonia, la morte di Cosimo Mele
In corso l'autopsia per fare chiarezza

L'esame chiarirà se i lividi su viso e braccio sinistro e gli altri segni sospetti sul corpo (la ferita alla testa e l'unghia del mignolo della mano sinistra rotta) possano essere compatibili con la caduta e soprattutto se proprio la caduta e non, per esempio, un'aggressione, possa avere provocato, qualche ora più tardi, la morte. Alle 0,38 Mele aveva accompagnato a casa i due figli minori, Cristian e Loris, poi era subito di nuovo uscito: dagli accertamenti dei carabinieri di Treviglio il cinquantaseienne sarebbe tornato proprio a Osio Sotto e lì, correndo fuori da un bar perché pioveva, si sarebbe scontrato, pare in maniera del tutto accidentale, con un altro uomo a piedi. Cadendo, avrebbe picchiato la testa. Erano passati 5 minuti dall'una della notte tra sabato e domenica. Poi sarebbe tornato a casa, dove è arrivato all'1,48, come registrato dalle telecamere della villetta dove vive con i tre figli: Mele era separato e il giudice aveva affidato i figli minori a entrambi i genitori, con residenza però dal padre.
fa.tinaglia
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