Valgandino a piedi verso la serie A
A Valpiana la tradizionale camminata

«L'Atalanta è innanzitutto passione, la scusa più bella per ritrovarsi fra amici». Non pensano a deferimenti gli Amici dell'Atalanta Club Valgandino che hanno rinnovato nei giorni scorsi il rito della «Camminata votiva» di fine stagione.

«L'Atalanta è innanzitutto passione, la scusa più bella per ritrovarsi fra amici». Non pensano a deferimenti, processi e possibili penalizzazioni gli Amici dell'Atalanta Club Valgandino che hanno rinnovato nei giorni scorsi il rito della «Camminata votiva» di fine stagione, che si ripete ormai da una ventina d'anni.

Il Club si distingue da sempre per un'impronta che vuole andare sempre e comunque al di là degli aspetti strettamente agonistici. Non è un caso che proprio in Val Gandino venga assegnato ogni anno il premio «Bravo Papà» ai calciatori neroazzurri e che i fan guidati da Enzo Conti siano promotori a Gandino della «Corsa delle Uova». «È un modo – spiega il presidente - per salutare la stagione passata e quella in arrivo. In questi anni abbiamo raggiunto a piedi dall'Oratorio di Gandino, sede del gruppo da oltre 30 anni, mete impegnative come la Forcella sopra Pradalunga, il santuario di Altino, San Patrizio e Ganda. Quest'anno la scelta è caduta sulla chiesa di Santa Maria degli Angeli a Valpiana, posta nella zona della Malga Lunga sopra Gandino».

Una piccola grande impresa, non tanto per i sette chilometri di ripida ascesa, quanto per la pioggia torrenziale che non ha scoraggiato i camminatori. Una messa ha ricordato i soci defunti e in particolare il fondatore Franco Ongaro «Pelè» e Angelo Servalli, recentemente scomparsi. Poi una serata in allegria all'insegna dei colori neroazzurri. «Perché comunque vada - ricordano -, l'Atalanta…è l'Atalanta!».

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