False lauree nel Sud d'Italia
Nei guai un 49enne di Arcene

C'era anche un odontotecnico bergamasco - M. Z., residente nella Bassa - tra coloro che acquistavano false lauree od altri documenti contraffatti per avere i requisiti per iscriversi ad ordini professionali o per fare carriera.

C'era anche un odontotecnico bergamasco - M. Z., residente nella Bassa - tra coloro che acquistavano false lauree od altri documenti contraffatti per avere i requisiti per iscriversi ad ordini professionali o per fare carriera.

Adesso a 14 tra medici, assicuratori, odontoiatri, funzionari pubblici ed imprenditori residenti in varie regioni, i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno notificato un avviso di conclusione indagini con contestuale invito a rendere interrogatorio emesso dalla Procura di Vibo Valentia che coordina l'inchiesta avviata nel 2009.

Si tratta della conclusione di una prima parte dell'inchiesta che vede coinvolte anche altre persone.

I professionisti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di falsità materiale commessa dal privato, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, falsità materiale ed ideologica commessa dal pubblico ufficiale ed esercizio abusivo di una professione.

L'indagine è partita dopo una segnalazione dell'Ordine dei Medici Odontoiatri di Vibo su alcune anomale iscrizioni di neolaureati. Tre nuovi iscritti, infatti, a distanza di pochi giorni avevano dato come residenza lo stesso indirizzo di S. Costantino Calabro. Ciò ha portato gli investigatori a scoprire, nel piccolo comune del vibonese, una vera e propria stamperia di documenti nazionali e stranieri che venivano venduti in tutta Italia.

Gli investigatori hanno accertato che, oltre alle lauree in medicina, venivano falsificati e venduti, per migliaia di euro, certificati degli esami sostenuti, abilitazioni professionali, certificati di residenza e diplomi di scuola superiore. Ad essere oggetto di acquisto erano soprattutto le lauree in medicina,
economia, giurisprudenza ed i diplomi di scuola superiore.

Due anni fa l'odontotecnico bergamasco era risultato tra i destinatari degli avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Vibo Valentia per truffa, esercizio abusivo di professione e falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale.

Il 49enne bergamasco, stando alle contestazioni, avrebbe comprato documenti contraffatti per una laurea in odontoiatria. Ma quel falso titolo l'odontotecnico non risulterebbe averlo usato e non risulta iscritto all'Ordine dei medici.

L'ipotesi degli inquirenti, dunque, potrebbe essere quella secondo cui il 49enne avrebbe comprato la finta laurea in vista di aprire uno studio da dentista in proprio o di fare un salto di qualità, andando a operare come odontoiatra alle dipendenze di altri studi medici.

L'inchiesta era partita due anni fa, dopo che i carabinieri della compagnia di Vibo Valentia nell'abitazione di un professionista di San Costantino Calabro avevano trovato una vera e propria tipografia di falsi certificati di laurea e di altri titoli di studio. Esaminando per giorni documenti e file, i militari sono riusciti a risalire alle sette persone che, secondo l'accusa, si erano rivolte all'uomo per ottenere certificati di laurea, pergamene e addirittura diplomi di scuola superiore da utilizzare per le proprie attività lavorative.

Agli indagati i militari hanno sequestrato lauree dell'università di Messina in odontoiatria, economia e giurisprudenza. Tutti i documenti erano abilmente contraffatti e indistinguibili da quelli originali, con timbri di autentificazione perfettamante riprodotti e firme identiche a quelle originali. A tradire alcuni indagati è però stata una paradossale circostanza: i documenti che avrebbero acquistato erano firmati da docenti ormai deceduti da tempo all'epoca dell'ipotizzata seduta di laurea.

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