«Fai motocross tra le nuvole...»
Indagati i due amici di Stefano

Il giorno dopo a Chiuduno regna lo sgomento per la morte di Stefano Poloni, il 16enne schiacciato da una scaffalatura. Tantissimi i messaggi su Facebook: «Fai motocross tra le nuvole...». Sabato l'autopsia. Indagati per omicidio colposo i due ragazzi che erano con lui.

Il giorno dopo a Chiuduno regna l'incredulità e lo sgomento per l'assurda morte di Stefano Poloni, il 16enne rimasto schiacciato da una scaffalatura industriale in un ex bottonificio a Grumello del Monte. Il giovane era entrato con due amici nell'area dismessa e chiusa al pubblico per recuperare materiale da utilizzare come panche per sedersi in vista di una grigliata che si stava preparando in casa di alcuni amici. Mentre i tre stavano armeggiando, la scaffalatura è caduta travolgendo e uccidendo sul colpo il povero ragazzo.

La salma di Stefano è stata composta momentaneamente nella camera mortuaria dell'ospedale di Grumello del Monte, dove sabato 6 agosto alle 8,30 sarà effettuata l'autopsia per accerterare le esatte cause della morte.

La data dei funerali, dunque, non ancora è stata fissata.

Intanto, i due minorenni che erano con Stefano sono stati indagati per omicidio colposo, un atto dovuto in circostanze di questo genere. Secondo una ricostruzione più dettagliata, i tre volevano tirare giù una scaffalatura molto grande che era posizionata verticamente e, una volta sistemata orizzontalmente, tagliarla a pezzi. Tira, tira, i tre hanno però sottovalutato il peso perdendo il controllo della situazione: la scaffalatura è caduta giù, due ragazzi sono riusciti a evitarla, mentre Stefano è stato travolto.

Poca voglia di parlare, tanta tristezza e molti occhi bassi. Su Facebook, invece, moltissimi messaggi per ricordare il giovane, che studiava agraria a Brescia e che aveva una passionaccia per il motocross, disciplina sportiva praticata da anni. «Fai motocross tra le nuvole...» uno dei numerosi e toccanti messaggi postati su Facebook.

«Quando sono rientrata a casa ho visto che nel piazzale c'era un ragazzo gravemente ferito: era uno degli amici di mio figlio. Era per terra e intorno a lui c'erano sette giovani. C'era anche il personale del 118 con l'elicottero». A questa scena drammatica ha assistito la proprietaria della villa di via Vittorio Veneto a Grumello del Monte, dove erano ospiti il sedicenne Stefano Poloni e i suoi amici. Proprio nel piazzale della casa, venerdì pomeriggio, il cuore del ragazzo ha smesso di battere.

«Avrebbero dovuto fare il bagno nella mia piscina e fare merenda - ha spiegato la signora -. Non sappiamo di preciso cosa sia successo nel capannone. Stefano era entrato e non vedendolo ritornare in piscina, altri amici lo hanno cercato trovandolo ferito nell'ex bottonificio».

Stefano Poloni avrebbe dovuto compiere 17 anni il 26 ottobre. Abitava a Chiuduno, in via Valle del Fico con la mamma Laura e il papà Sergio. Stefano era il penultimo di sei figli, Matteo, Maddalena, Giulia, Francesco e Federico. Il giovane aveva frequentato il terzo anno dell'istituto tecnico agrario a Brescia. Già dal prossimo anno scolastico avrebbe voluto trasferirsi all'istituto Pesenti di Bergamo.

La tragica notizia si è subito diffusa tra parenti e amici della famiglia che subito hanno raggiunto Grumello. «Stefano aveva passione per i motori - ha ricordato un suo amico e compagno di scuola -: andavamo a fare motocross insieme nei boschi di Gandosso». Nel tempo libero Stefano aiutava il nonno Amadio nella gestione del terreno agricolo di sua proprietà, a Chiuduno. Gli amici lo ricordano una persona affabile e disponibile: amava riparare le moto degli amici.

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