La crisi colpisce anche i boliviani:
A Bergamo irregolari in crescita

La crisi colpisce anche gli immigrati i boliviani: tanto che a Bergamo il numero degli irregolari è in crescita proprio perché molti fra coloro che provengono dal Paese sudamericano hanno perso il lavoro regolare e sono stati assunti in nero.

La crisi colpisce anche gli immigrati i boliviani: tanto che a Bergamo il numero degli irregolari è in crescita proprio perché molti fra coloro che provengono dal Paese sudamericano hanno perso il lavoro regolare e sono stati assunti in nero, perdendo così anche il diritto al permesso di soggiorno.

Lo ha confermato anche l'ambasciatore boliviano in Italia, Groven Teran, che lunedì mattina a Palazzo Frizzoni, in chiusura della festa boliviana, ha incontrato l'assessore ai Servizi sociali, Leonio Callioni. Poco più tardi, in Prefettura, incontro con il prefetto Camillo Andreana.

La situazione della presenza boliviana in Bergamasca - ha detto l'ambasciatore - è stabile: i residenti sono circa 15 mila, per la maggior parte concentrati in città. Dal 2007, ha confermato Groven Teran, il flusso incontrollato è stato fermato: ma nonostante questo sta salendo il numero degli irregolari, proprio perché molti sono stati costretti dalla crisi ad accettare un lavoro in nero, pur di sopravvivere.

L'ambasciatore ha anche confermato che sia a livello nazionale che a livello locale si stanno stipulando accordi per permettere la regolarizzazione in Italia dei titoli di studio conseguiti dai boliviani in patria prima di emigrare. Il 60 per cento degli under 35 infatti è arrivato nel nostro Paese forte almeno di un diploma di scuola superiore, se non addirittura di una laurea.

E Groven Teran ha anche annunciato che la comunità boliviana scenderà in campo con una iniziativa in vista dell'Expo 2015 dedicata alla sicurezza alimentare.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo in edicola il 9 agosto

© RIPRODUZIONE RISERVATA