Ancora multe sulle Mura
Cinquanta sanzioni in una sera

Una cinquantina di multe – dalla Marianna fino a Sant'Agostino – per sanzionare tutte le auto in divieto di sosta. Settimana scorsa l'intervento degli agenti della polizia locale (79 multe) aveva già fatto molto discutere.

Una cinquantina di multe – dalla Marianna fino a Sant'Agostino – per sanzionare tutte le auto in divieto di sosta: 39 euro di multa alle auto fuori dalle linee blu e pure 80 euro, con due punti da togliere sulla patente, per i giovani che hanno parcheggiato sulle linee gialle destinate alla fermata dei bus.

Settimana scorsa, era la sera di giovedì 4 agosto, l'intervento degli agenti della polizia locale (79 multe affibbiate in tutto) aveva già fatto molto discutere. «Un flebile miglioramento c'è stato – hanno raccontato i tre agenti al lavoro presi ad annotare i vari numeri di targa –. C'è meno caos rispetto a settimana scorsa e le multe sono un po' diminuite. Sempre in chiave sicurezza abbiamo notato meno auto “abbandonate” in piena curva che erano davvero pericolose». La maggior parte delle vetture in multa lungo le Mura Venete, infatti, si trovava posteggiata fuori dalle strisce blu accanto al marciapiede. Altre, addirittura, occupavano alcuni spazi verdi vicini ai marciapiedi. Come detto prima non è mancato nemmeno chi si è cacciato nei guai occupando lo spazio riservato ai bus.

Indipendentemente dalla presenza della polizia locale – a conferma di quanto sia complicato gestire tutta la viabilità di Città Alta – alla curva del Chiringuito, oltre a un parcheggiatore con pettorina arancione, è dovuto intervenire il titolare, che in prima persona ha esortato gli automobilisti a non mollare lì, in piena chicane, i veicoli. Alla fine la curva era libera: c'erano auto posteggiate prima e dopo sui rettifili. «Ultimamente una parte degli avventori sale e scende a piedi dalle scalette della funicolare lasciando l'auto in via Locatelli o zone limitrofe – ha sottolineato lo staff del Chiringuito –. Stiamo spingendo più che possiamo per fare in modo che si possa accedere allo spazio camminando e continueremo su questa strada».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 12 agosto

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