Martedì l'addio a padre Luigi
in contemporanea con il «suo» Burundi

Tantissimi fedeli hanno partecipato a Brembate ai funerali di padre Luigi Arnoldi, morto sabato nell'auto caduta in un dirupo a Nembro, in cui ha perso la vita anche Gianfranco Zanchi, ingegnere di Zanica.

Tantissimi fedeli hanno partecipato a Brembate ai funerali di padre Luigi Arnoldi, morto sabato nell'auto caduta in un dirupo a Nembro, in cui ha perso la vita anche Gianfranco Zanchi, ingegnere di Zanica. Oltre ai familiari e ai sacerdoti della parrocchia, c'erano la grande famiglia dei Saveriani, i tanti amici di Brembate (tra cui il sindaco Angelo Bonetti), di Udine, Parma e un po' da tutta Italia, giunti per pregare sulla bara adagiata a terra, con sopra la casula. Contemporaneamente ai funerali di Brembate, concelebrati da 43 sacerdoti, nel seminario nazionale di Gitega in Burundi, dove padre Luigi insegnava, si celebrava la Messa.

«Una comunione tra fratelli nel saluto di un amico caro», ha detto padre Rino Benzoni, superiore generale dei Saveriani. La cerimonia funebre è stata aperta dal parroco di Brembate, don Alberto Stucchi, che ha detto: «È un grande dolore, un grande vuoto, che avvertono i familiari, la comunità tutta di Brembate e quella africana. Negli ultimi giorni avevo avuto occasione di trascorrere un bel po' di tempo con padre Luigi, parlando del sacerdozio. Ho conosciuto la sua grandezza d'animo e il suo lavoro nell'annunciare il Vangelo. Sapeva avere parole di conforto, come aveva fatto con la sorella Annunziata e il cognato Giovanni quando due anni fa persero la figlia Barbara, di 38 anni. Tutte le offerte che raccoglieremo verranno devolute all'Istituto degli orfani di Madre Teresa di Calcutta».

Un saveriano ha letto la vita pastorale di padre Arnoldi, tutta trascorsa in missione in Africa, tra Burundi e Congo, e come superiore ad Alzano e Udine. «Padre Luigi aveva messo in pratica le parole del Vangelo di donarsi agli altri con amore – ha detto nell'omelia padre Rino Benzoni –. Lui si era donato all'Africa, ai tanti fratelli che aveva trovato. È stato anche uno studioso: nei pochi anni che ha trascorso nel Congo ha scritto sulla cultura di quel popolo, mentre nel Burundi si è dedicato con tutto se stesso all'insegnamento. In questi giorni sono giunte tante attestazioni dalla missione del Burundi, addolorata per l'improvvisa scomparsa del suo pastore. Anche noi lo piangiamo e in questo momento siamo in comunione anche con la famiglia di Gianfranco Zanchi, uniti attorno a questo mistero della morte». Prima della conclusione del rito funebre, i saluti di parenti e amici, mentre un sacerdote ha letto la lettere che padre Luigi aveva già preparato per tutta la comunità di Brembate in occasione del suo rientro in Africa, previsto per il 7 settembre: «Ho sposato l'Africa, dove ho trovato tanti fratelli, e chiedo a Dio che mi conceda di continuare il mio ministero fino alla fine». Il feretro è stato portato dai nipoti e tumulato nella cappella dei sacerdoti.

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