Il cocktail prende fuoco
Ustionate due giovani della Bassa

«Urlavamo come pazze. Sentivamo la pelle bruciare. È stato orribile». Sabrina Bagnale, 24 anni, di Treviglio, dolorante dal suo letto di ospedale, ricorda così i terribili attimi in cui, al bar San Bernardo di Castel Rozzone, è stata investita da una fiammata partita da un cocktail.

«Urlavamo come pazze. Sentivamo la pelle bruciare. È stato orribile». Sabrina Bagnale, 24 anni, di Treviglio, dolorante dal suo letto di ospedale, ricorda così i terribili attimi in cui, al bar San Bernardo di Castel Rozzone, è stata investita da una fiammata partita da un cocktail.

Insieme a lei c'era una sua amica di vent'anni, K. K. del paese. I vestiti delle giovani hanno preso fuoco. In panico la ventenne si è subito tolta l'abito. La sua prontezza non le ha però impedito di riportare serie ustioni a mani, collo e viso. Ora è ricoverata al Centro ustioni dell'ospedale civile maggiore di Verona. Più fortunata la ventiquattrenne, il cui abito, in fibra naturale, non ha preso fuoco. Anch'essa è però ricoverata all'ospedale di Treviglio.

È accaduto alle 22,30 di sabato. Le due giovani si erano recate al bar San Bernardo per bere un cocktail. «Un B52 – racconta il barista – non preparato però nei classici bicchieri da cocktail ma in quelli per gli shot». Ossia piccoli bicchieri da bersi tutto in un fiato. Il B52 è un cocktail di superalcolici che può essere letteralmente acceso. Una pratica molto diffusa. Questa volta però qualcosa è andato storto. Mentre il barista stava preparando i cocktail riempendo i bicchieri sul bancone la ventenne di Castel Rozzone, che aveva di fianco a se l'amica, con un accendino gli ha dato fuoco.

«Non li avevo ancora finiti di preparare – afferma il barista – i bicchieri erano vicini uno all'altro. Troppo alcol concentrato per essere acceso. Se avessi visto che cosa aveva intenzione di fare l'avrei fermata».

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