Smaltire i rifiuti a costi piu bassi
Ora i Comuni possono pensarci

Entro fine anno il Pirellone approverà il documento base del Piano regionale rifiuti. Tra le novità la messa in rete dei 13 impianti lombardi di smaltimento: si darà però la possibilità di smaltire i rifiuti laddove costa meno per mettere anche in concorrenza gli impianti.

«Km 0» e risparmio sono i criteri guida dei nuovi indirizzi del Piano regionale per la gestione dei rifiuti. Ovvero: salvaguardando il principio di vicinanza territoriale, i rifiuti si possono smaltire anche fuori provincia (sempre però restando entro i confini lombardi) se c'è un vantaggio economico per enti e cittadini.

Linee che aprono quindi scenari inediti anche per lo smaltimento dell'immondizia prodotta in Bergamasca, e soprattutto danno nuove possibilità a Provincia e Comuni nel braccio di ferro in corso con Rea, la società del termovalorizzatore di Dalmine. Quali? Ad esempio portare all'impianto Asm di Brescia i sacchi grigi se costerà meno.

Di questo (e molto altro) si parlerà sabato (dalle 10 nell'auditorium di Alzano) agli Stati generali convocati dal numero uno di Via Tasso Ettore Pirovano.

Entro fine anno il Pirellone approverà i nuovi atti d'indirizzo, documento base del Piano regionale rifiuti. Tra gli obiettivi: incremento della raccolta differenziata e riduzione della produzione dei rifiuti. Il documento, tra pochi giorni, approderà in commissione e Consiglio regionale. Tra le novità la messa in rete dei 13 impianti lombardi di smaltimento. Si supera il concetto di bacino provinciale di produzione dei rifiuti e, fatto salvo il "Km 0" (cioé lo smaltimento più vicino al luogo di produzione), si darà però la possibilità di smaltire i rifiuti laddove costa meno per mettere anche in concorrenza gli impianti, evitando regimi di monopolio e portando a una riduzione delle tariffe per i cittadini.

Bergamo avrà così la possibilità di trattare, ad esempio, con l'Asm di Brescia se avrà tariffe più vantaggiose.

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