Brebemi: la Cascina Benedetta
mette un freno all'esproprio

La Cascina Benedetta di Caravaggio blocca ancora la Brebemi. I suoi proprietari, la famiglia Ferri, hanno impedito «sia verbalmente che fisicamente – afferma Roberto Ferri – ai tecnici del consorzio BBM» di eseguire il decreto di esproprio.

La Cascina Benedetta di Caravaggio blocca ancora l'autostrada Brebemi. I suoi proprietari, la famiglia Ferri, hanno impedito «sia verbalmente che fisicamente – afferma Roberto Ferri – ai tecnici del consorzio BBM» di eseguire il decreto di esproprio con il quale nei giorni scorsi si sono presentati all'azienda agricola in via Brignano. Il motivo? Nel decreto, secondo i Ferri, erano indicati i numeri di mappale e di foglio delle aree sottoposte a esproprio.

«Non erano però state allegate le relative mappe catastali – afferma ancora Ferri – impedendoci quindi di sapere con certezza quali aree Brebemi intende espropriarci e quali intende lasciarci». Mancanze «non corrispondenti al vero» per Brebemi che ha presentato una diffida nei confronti della famiglia Ferri affinché non blocchi più l'esecuzione dei decreti di esproprio. Brebemi inoltre prospetta una richiesta di risarcimento danni per il blocco dei cantieri.

Il braccio di ferro fra la famiglia Ferri e Brebemi quindi continua. Certo è che la Cascina Benedetta verrà espropriata e i suoi edifici abbattuti. «Nessuno si sogna di bloccare l'avanzamento dell'autostrada – afferma l'avvocato della famiglia Ferri, Rosa Maria Ghirardini – i miei clienti chiedono solo che venga corrisposto loro un giusto indennizzo». Ma le parti, che non si siedono più a trattare ormai da diversi mesi, sono molto distanti. Brebemi parla di una richiesta della famiglia Ferri «esagerata, pari a quattro volte la valutazione fatta». L'avvocato della famiglia Ferri sostiene che la cifra offerta da Brebemi «è iniqua.

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