Covo, «tsunami» nel Pdl
Via assessori e consiglieri

È un vero e proprio tsunami quello che si è abbattuto sul Popolo della libertà di Covo: dopo il sindaco Carlo Redondi, rieletto alle scorse elezioni alla guida di una civica di centrodestra con percentuali bulgare (quasi 78%), hanno lasciato il Pdl tutti gli assessori iscritti al partito e i consiglieri.

È un vero e proprio tsunami quello che si è abbattuto sul Popolo della libertà di Covo: dopo il sindaco Carlo Redondi, rieletto alle scorse elezioni alla guida di una civica di centrodestra con percentuali bulgare (quasi 78%), hanno lasciato il Pdl tutti gli assessori iscritti al partito e i consiglieri.

I tre assessori e i quattro consiglieri comunali hanno già rassegnato le dimissioni, con una lettera al coordinatore provinciale Carlo Saffioti. Come già il sindaco (che ha lasciato il Pdl ma anche il posto in Consiglio provinciale perché «deluso dal partito», anche vista la manovra finanziaria) assessori e consiglieri continueranno a operare regolarmente in Comune con il gruppo «Nuove Prospettive-Covo per le libertà» che ha vinto le elezioni nel 2009 bissando il successo del 2004.

Per il vicesindaco Mauro Ranghetti, gli assessori Massimo Vacis e Giovanni Giacomelli e i consiglieri Diego Pagani, Simone Gambaroni, Cristian Borella e Simona Bano le dimissioni dal Pdl non arrivano solo per solidarietà con sindaco Redondi. Scrivono infatti i dimissionari: «Il motivo di questa decisione scaturisce dalla grande delusione patita dalla volontà del governo di escludere dai sacrifici richiesti agli Italiani, coloro i quali per primi avrebbero dovuto dare un grande e civico esempio al di là delle paventate e fumose ed inattuabili riforme costituzionali».

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