Via Autostrada: «Il Comune
non ha strumenti per opporsi»

«Eravamo e siamo contrari al piano integrato di intervento di via Autostrada, ma non è nostra responsabilità quello che è stato approvato. La firma l'ha messa la Giunta Bruni il giorno prima delle elezioni». Così il sindaco di Bergamo, Franco Tentorio.

«Eravamo e siamo contrari al piano integrato di intervento di via Autostrada, ma non è nostra responsabilità quello che è stato approvato. La firma l'ha messa la Giunta Bruni il giorno prima delle elezioni». Così il sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, nella conferenza stampa dedicata alle polemiche sull'«ecomostro» che sta sorgendo in via Autostrada e che oscura la vista di Città Alta a chi esce dal casello dell'A4.

«Ora c'è poco da fare», ha precisato l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta. «L'operatore, con la firma del Comune sul piano ottenuta il 5 giugno del 2009 - ha proseguito - ha acquisito il diritto a realizzare il progetto, e l'unica possibilità è che sia l'operatore stesso a rivedere il progetto. Ma questa disponibilità non c'è mai stata».

«Purtroppo - ha detto il sindaco - al momento dell'approvazione eravamo minoranza e, nonostante la nostra opposizione in consiglio comunale, in commissione e in circoscrizione, tutto era andato avanti. Ora l'intervento è blindato, e non c'è possibilità di fare altro».

«L'alternativa attuale - ha spiegato Pezzotta - sarebbe quella di bloccare l'intervento, revocando i permessi. Ma questo esporrebbe il Comune a cause risarcitorie da decine di milioni, visto che il complesso deve ospitare  anche un supermercato Coop e un albergo».

L'unica modifica di rilievo al progetto, è stato ricordato, è stata la sostituzione del previsto campo da calcio (sarebbe stato il secondo per il quartiere) con una scuola, che a Carnovali invece manca.

«La precedente amministrazione Bruni - ha detto l'assessore all'Edilizia Privata, Tommaso D'Aloia, mostrando i disegni con il dettaglio delle viste prospettiche - sapeva benissimo cosa si sarebbe costruito e quale sarebbe stato l'impatto». Ma nonostante questo, è stato precisato, si è andati avanti lo stesso: non solo, ma anche concedendo varianti sia per le funzioni che per le altezze.

«È stato concesso di passare - ha detto Pezzotta - da 19 a 24 metri: cinque metri possono sembrare pochi, ma alla fine sono un piano e mezzo in più».

Se per via Autostrada non sembra insomma esserci praticamente più nulla da fare, salvo che l'operatore interessato mostri una disponibilità a rivedere il progetto, sindaco e assessori hanno già messo le mani avanti, anticipando le proteste che arriveranno. Per l'ex Sace «siamo riusciti a rivedere le altezze», ma per l'ex Enel «abbiamo ottenuto solo una riduzione del 5 per cento». «Quando si passerà dallo scavo attuale alla costruzione, e si vedranno le altezze, anche in via Nullo saranno dolori», ha detto il sindaco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA