Cattaneo parla dei treni indiani
Una lettrice: migliori dei nostri

L'assessore Cattaneo cita i treni indiani e si chiede dove mettere i pendolari («Sul tetto come in India?»), una lettrice risponde: «L'assessore dovrebbe andare in India. Con 5 euro ho fatto 200 km tra aria condizionata, pulizia e puntualità».

«Buongiorno, sono una studentessa che ogni giorno si trova a percorrere la tratta ferroviaria Bergamo-Milano via Carnate per recarsi in università. Interessata e toccata personalmente dalla vicenda "trasporti", vorrei semplicemente fare un appunto all'assessore Cattaneo che cita i treni indiani e si chiede dove mettere i pendolari: sul tetto come in India?. In merito a questa sua affermazione vorrei chiedere all'assessore se è mai stato in India. Perchè io ci sono stata e con la modica cifra di 5 euro ho fatto un viaggio di più di 200 chilometri su un treno puntuale, con aria condizionata, pulito e con del personale a bordo per ogni eventualità o informazione». Una lettera dettagliata quella di questa studentessa bergamasca, che segnala con precisione il servizio ferroviario indiano: «Sui treni indiani c'è ancora la cara distinzione in classi e io viaggiavo nella terza, non di certo nella prima eppure i treni e le varie carrozze rispettano le caratteristiche che un determinato biglietto ti garantisce: la terza classe con aria condizionata ha veramente l'aria condizionata, non come in Italia dove certe carrozze non sono nemmeno predisposte per averla. Ovviamente nella classe più bassa dei treni indiani (quella subito dopo la terza), la più economica, la situazione è differente: l'utente sa che non c'è aria condizionata, sa che viaggerà stipato..ma sa anche che arriverà a destinazione puntuale! L'India non è certamente un paese paragonabile al nostro, nè come dimensioni nè come grado di sviluppo, ma è palese che ci sia la voglia di investire e crescere partendo anche dalle infrastrutture. La mia è una pura e semplice constatazione: le condizioni dei treni indiani sono nettamente migliori delle nostre nonostante la tratta Delhi - Agra non sia di certo i 50 km della tratta Bergamo Milano via Carnate».
E la studentessa invita infine l'assessore Cattaneo a «un viaggio in India... e uno, perchè no, sulla linea via Carnate».

Con Ilaria anche Adriano, un lettore che percorre ogni mattina la Treviglio-Milano Centrale scrive il suo personale sfogo: «Mi sono capitati episodi differenti di "maltrasporto ferroviario": dai treni che non si fermano dove avrebbero dovuto a continui ritardi nelle tratte, per non parlare dei casi di guasto del treno - racconta -. Vien proprio voglia di non pagare più l'abbonamento ora che abbiamo pure subìto un così alto aumento».

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