Atalanta-Milan, ultras a processo
Palazzo Frizzoni sarà parte civile

E' prevista per domani - giovedì 22 settembre - l'udienza preliminare del processo riguardante gli incidenti allo stadio dell'11 novembre 2007 che portarono alla sospensione di Atalanta-Milan dopo 7' di gioco. Il Comune si è costituito parte civile.

E' prevista per domani - giovedì 22 settembre - l'udienza preliminare del processo riguardante gli incidenti allo stadio dell'11 novembre 2007 che portarono alla sospensione della partita Atalanta-Milan dopo 7 minuti di gioco.

L'arbitro Massimiliano Saccani di Mantova dovette interrompere il match per il tentativo di alcuni tifosi atalantini di infrangere le vetrate - anche con un tombino - che separano la curva atalantina dal campo di gioco. Poco dopo la gara era stata sospesa definitivamente.

Ultras a volto coperto avevano quasi completamente distrutto una barriera di vetro, inducendo alcuni giocatori dell'Atalanta a correre ai piedi della gradinata per cercare di riportare la situazione alla normalità. I giocatori dell'Atalanta - Doni e Bellini in primisi - era andati a parlare con i tifosi per cercare di farli ragionare ma inutilmente.

All'orgine degli incidenti, la notizia dell'uccisione di un tifoso della Lazio in un Autogrill vicino ad Arezzo, per un colpo di arma da fuoco partito dall'arma di un agente della Polstrada. Per questo motivo gli ultras non volevano l'inizio della partita.

Il pm Monia Di Marco ha chiesto ora il rinvio a giudizio per 26 persone. Il Comune si è costituito parte civile per ottenere il risarcimento dei danni morali e sarà assistito dall'avv. Mauro Angarano.

L'Atalanta non si è invece costituita parte civile, che aveva ottenuto nel 2009 (proprietari i Ruggeri) un risarcimento degli ultras di circa duemila euro. Vi sono poi altre 23 persone - agenti di polizia e carabinieri - che possono costituirsi ancora parte civile.

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