Pendolari, altre brutte notizie:
da un Tribunale no a class action

Per i pendolari le brutte notizie non sono mai finite. Chi pensava di rifarsi dei torti e disagi subìti con la «class action» forse dovrà ripensarci: il Tribunale di Roma ha respinto una azione simile promossa dai pendolari di una linea regionale del Lazio.

Per i pendolari le brutte notizie non sono mai finite. Chi pensava di rifarsi dei torti e disagi subìti con la «class action» forse dovrà ripensarci: il Tribunale di Roma ha respinto la domanda dei pendolari di una linea regionale del Lazio, che lo scorso 10 febbraio avevano promosso proprio una class action contro la società di trasporto del Gruppo Fs.

L'ordinanza del Tribunale ha giudicato inammissibili tutte le istanze avanzate dai pendolari.  Per quanto concerne il presunto danno patrimoniale, che l'ordinanza ha confermato essere limitato, eventualmente, al solo risarcimento del prezzo del biglietto, il Tribunale ne ha dichiarata inammissibile la richiesta non giudicando «diritti individuali omogenei, tutelabili attraverso l'azione di classe» quelli espressi dai pendolari che hanno promosso l'azione.

Ritenuti inammissibili, e respinte, anche la richiesta di risarcimento del danno non patrimoniale e quella di adeguare il livello di servizio offerto agli standard previsti dal contratto di servizio (questione quest'ultima che, secondo l'ordinanza, esula dal perimetro della class action).

Di una possibile class action si era tornati a parlare a inizio settembre dopo che un avvocato milanese ha ottenuto, davanti a un giudice del tribunale, il pagamento da parte di Trenitalia dei 500 euro d'abbonamento annuali e oltre 2mila euro a causa dei danni morali per una pendolare, sua assistita. Leggi di più

© RIPRODUZIONE RISERVATA