Moretti (Fs): «Tariffe Ue per salvarsi»
Il ministro Fitto: «Risposte dal governo»

Per mitigare l'effetto dei tagli bisogna adeguare le tariffe del trasporto ferroviario locale al livello europeo, razionalizzare i servizi evitando duplicazioni inutili e integrando l'offerta. Lo ha detto l'ad di Fs, Mauro Moretti. Il ministro Fitto: «Il governo darà una risposta»

Adeguare le tariffe del trasporto ferroviario locale al livello europeo, razionalizzare i servizi evitando duplicazioni inutili e integrando l'offerta. Questa, secondo l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, la ricetta per mitigare l'effetto sul trasporto locale dei tagli ai trasferimenti alle Regioni previsto dalla manovra.

«Se le tariffe, che dipendono dalle Regioni e non da noi, fossero adeguate al livello europeo - ha ribadito Moretti a margine di un convegno sulla sicurezza promosso dalle Fs in collaborazione con l'Uic (Union International des Chemins de fer) - ci sarebbe un grande contributo. Ma sono decisioni politiche che devono cambiare abitudini culturali».

E ha aggiunto: «Gli aumenti, che se si considera gli standard italiani risulterebbero consistenti, sarebbero solo un adeguamento alla media europea».

Secondo Moretti, inoltre, «occorrerebbe omogeneizzare il quadro visto che siamo l'unico paese al mondo in cui le tariffe del treno sono inferiori a quelle dell'autobus. Occorre pertanto allineare queste tariffe ai diversi mezzi e razionalizzare l'offerta: non si possono avere doppioni tra autobus e treni sulle stesse linee. Servirebbe inoltre un biglietto unico integrato tra diversi mezzi di trasporto».

«I tagli alle Regioni - ha insistito Moretti - non sono mirati al trasporto locale e queste possono utilizzare varie voci di bilancio e varie leve. Certo se i tagli fossero confermati ci sarebbero effetti negativi. La scorsa settimana abbiamo inviato alle regioni lettere con la richiesta di conferma dei contratti e fino ad ora non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Certo è che se i tagli vengono trasferiti direttamente sui contratti sarebbe difficile, ma non sta a noi decidere cosa fare. I contratti sono chiari».

Quanto agli effetti di questi tagli sul gruppo, Moretti ha confermato «che non ci sono conseguenze dirette perché riguardano le regioni che dovranno valutare loro cosa fare. Può darsi che i tagli ai ministeri riguardino anche noi, soprattutto per quanto riguarda l'infrastruttura, ma al momento non lo sappiamo».

«È volontà del governo dare una risposta precisa e affrontare in modo complessivo il problema del trasporto pubblico locale». Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, al termine del tavolo Esecutivo-Regioni.

«Abbiamo iniziato un percorso - ha spiegato Fitto - di ricostruzione sia delle cifre di riferimento che delle modalità, per dare delle risposte. Lunedì avremo un confronto tecnico e la settimana prossima torneremo a questo tavolo».

All'incontro, in rappresentanza del Governo, erano presenti anche il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, il responsabile dei Trasporti, Altero Matteoli, e il sottosegretario all'Economia, Bruno Cesario.

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