Eruzioni sulla nostra stella
La Torre del Sole indaga

Era da qualche anno che il Sole dormiva, ma in questi giorni il sonno stellare si è interrotto e sulla superficie della grande fornace che ci dà luce e calore sono apparse delle grandi macchie scure, scrutate dall'osservatorio di Brembate Sopra.

Era da qualche anno che il Sole dormiva. Da qualche anno alla Torre del Sole di Brembate Sopra lo seguivano con il loro strumento studiato apposta per l'osservazione della nostra stella e mugugnavano: calma piatta. Poche macchie sul Sole, pochi brillamenti, poche facole. Pochi particolari da osservare sulla superficie gialla della nostra stella.

Che il Sole si stesse risvegliando dal suo torpore lo si pensava per via di alcune avvisaglie, ma in questi giorni il sonno stellare si è interrotto e sulla superficie della grande fornace che ci dà luce e calore sono apparse delle grandi macchie scure, talmente grandi che la Terra ci starebbe tranquillamente dentro per ben quattro volte.

La fotografia allegata è stata scattata lunedì mattina alle dieci dall'osservatorio di Brembate Sopra. Dice Davide Dal Prato, direttore della struttura: «Si tratta di una grande regione attiva codificata con il numero 1302. Osserviamo un gruppo maculare esteso, di tipo F, situato a quindici gradi di latitudine nell'emisfero boreale del Sole. Le dimensioni lineari sono davvero ragguardevoli: circa cinquantamila chilometri, equivalenti a più di quattro volte il diametro terrestre».

«Molte discussioni hanno animato il dibattito sul perché il Sole abbia tardato a ripartire dal punto delle manifestazioni energetiche. La migliore risposta è stato un repentino aumento dell'attività solare negli ultimi mesi fino alla formazione di questa immensa struttura. Si tratta di un fenomeno naturale, con nessuna conseguenza diretta per la Terra e soprattutto nessun legame con le previsioni catastrofiste del 2012».

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