Con la piena del fiume Oglio
il Sebino fa da pattumiera

La piena del fiume Oglio ha trasformato il Sebino in una gigantesca pattumiera. Il Consorzio di gestione dei laghi d'Iseo, Endine e Moro è così corso ai ripari firmando una ordinanza di cauta navigazione per le imbarcazioni da diporto e di linea.

I 140/170 millimetri di pioggia caduti nell'arco di poco più di 24 ore tra il 18 e il 19 settembre hanno dato una gran bella lavata generale alla Valcamonica. Dalle valli laterali è venuto giù di tutto - tronchi di vecchi alberi malmessi, tirati negli alvei dalla furia dei corsi d'acqua gonfi di pioggia, rami e ramaglie, plastica e rifiuti vari, di tutto di più -, il tutto è finito nell'Oglio in piena e la piena è come al solito caduta in basso, scivolando nel lago d'Iseo e consegnando al Sebino un carico di monnezza tale che, per la prima volta nella sua storia, il Consorzio di gestione dei laghi d'Iseo, Endine e Moro si è trovato nelle condizioni dover firmare un'ordinanza di cauta navigazione per le imbarcazioni da diporto e di linea.

Significa che barche private e motonavi del servizio di linea pubblico devono risurre la velocità e navigare a vista, per non rischiare di imbattersi in tronchi che galleggiano in superficie o rifiuti ingombranti vari, che possono creare problemi agli scafi o ai motori. Quindi alle persone trasportate.

«Il maltempo che ha colpito la Valcamonica una decina di giorni fa – spiega il direttore del Consorzio, Giuseppe Tobias Faccanoni – ha riversato nel fiume Oglio un'insolita e consistente quantità di detriti, tra cui tronchi di alberi di dimensioni pericolose per gli scafi. Abbiamo già provveduto con i nostri mezzi di pulizia a rimuovere gran parte dei detriti della piena dal lago, nella misura di circa 20 tonnellate, tra cui anche anche pezzi di legno di dimensioni potenzialmente pericolose. Ma nonostante lo sforzo organizzativo, sono stati segnalati altri tronchi in superficie in diversi tratti, sia dell'alto che del basso lago e negli specchi d'acqua antistanti entrambe le sponde del Sebino. Per cui è scattato il provvedimento di cauta navigazione, per motivi precauzionali. Si tratta di una decisione presa in ottica preventiva e che dovrebbe garantire sicurezza alle barche che nel navigheranno sul lago in questo finale di stagione di beltempo e gradevoli temperature, ideali per godere del lago e dei suoi panorami».

Per informare i proprietari degli scafi, il Consorzio ha esposto il provvedimenti in tutti i porti del Sebino. La cauta navigazione rimarrà in vigore fino a nuova disposizione. Attualmente sul lago sono presenti circa 2.000 barche, e con il bel tempo di questi giorni sarebbe una meraviglia andare a spasso per il Sebino, che a parte gli accumuli galleggianti di monnezza regalata dall'Oglio, non è mai stato tanto limpido come in questo finale di stagione. Per questo fanno ancora più rabbia le chiazze che si fermano - con il livello del lago basso di questi giorni - nei punti a riva dove l'acqua è più ferma. E se con la dovuta attenzione per le imbarcazioni grossi problemi non dovrebbero essercene, a questo punto il problema più grosso è quello di togliere almeno il tronchi più grossi e pericolosi.

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