I contratti dei box della case popolari
«Il giudice dà ragione all'inquilino»

La segreteria provinciale dell'Unione Inquilini - bergamo fa sapere che il giorno 21 settembre «si è tenuta presso il Tribunale di Bergamo, la seconda ed ultima udienza del ricorso legale presentato da una inquilina-assegnataria delle case popolari Aler.

La segreteria provinciale dell'Unione Inquilini - bergamo fa sapere che il giorno 21 settembre «si è tenuta presso il Tribunale di Bergamo, la seconda ed ultima udienza del ricorso legale presentato da una inquilina-assegnataria delle case popolari Aler. La causa legale presentata dall'avvocato Roberto Trussardi richiedeva alla autorità giudiziaria un accertamento sulla legittimità del comportamento del Aler-Bg circa la modalità della sottoscrizione e applicazione dei nuovi contratti per il box».

«La sentenza emessa dal Giudice - dice il comunicato - dà ragione alla inquilina. Da alcuni anni, infatti, l'Aler di Bergamo ha avviato le procedure per la sottoscrizione di nuovi contratti di affitto ed in molti casi ha richiesto anche la firma di un secondo contratto separato per il box. L'entrata in vigore dei nuovi contratti ha comportato per gli inquilini delle case popolari aumenti di affitto consistenti; per quanto riguarda il box i prezzi sono in media quadruplicati».

«L'Unione Inquilini si è più volte dichiarata contraria alle scelte operate dalla Regione Lombardia. Ma sopratutto il sindacato ha dichiarato totalmente illegittima la procedura di sottoscrizione e applicazione dei contratti avviata dall'Aler di Bergamo. L'Azienda, infatti, ha imposto i nuovi contratti dei box anche agli inquilini che si sono rifiutati di sottoscriverli perchè già in possesso di un contratto d'affitto a tempo indeterminato (cioè senza scadenza)».

«Inoltre - prosegue il comunicato - Aler Bg ha applicato quello che l'art. 34 della legge 27/2009 chiama “canone di mercato” in modo unilaterale, senza alcuna trattativa con gli assegnatari e le loro organizzazioni sindacali. Per tutti questi motivi l'Unione Inquilini ha avviato una campagna di mobilitazione chiedendo all'Aler di ridiscutere tutta la procedura, per trattare sulla determinazione del prezzo dei box e ottenere una riduzione consistente degli affitti. Gli inquilini hanno risposto con grande entusiasmo, affollando le assemblee organizzate e rifiutandosi, numerosi, di sottoscrivere i nuovi contratti».

«Ora la sentenza del Giudice rafforza le ragioni del sindacato. Infatti l'Autorità giudiziaria ha dichiarato illegittima la modalità che ALER Bg ha utilizzato nell'applicare del “canone di mercato”. Tale canone infatti non essendo pre-determinato dalla legge ha necessità di essere determianto trammite un accordo tra le parti e non attraverso una imposizione autoritaria della parte più forte (cioè ALER). Ora chiediamo ad ALER di aprire immediatamente un tavolo di trattativa con tutti i sindacati degli inquilini».

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