«BiGi rotte o non disponibili:
altro che aprire nuove stazioni»

Prima di aprire nuove postazioni per le BiGi, sarebbe meglio far funzionare quelle già operative. È l'opinione di un nostro lettore che s'è trovato alle prese con bici non disponbili, inutilizzabili, stazioni fuori uso, mancanza di spazi per la riconsegna.

Prima di aprire nuove postazioni per il servizio BiGi, sarebbe meglio fare in modo che funzionino quelle già operative. È l'opinione di un nostro lettore che s'è trovato alle prese con bici non disponbili, inutilizzabili, stazioni fuori uso, mancanza di spazi per la riconsegna.

Ecco la sua lettera
«Buongiorno,
con la presente sono a segnalare i continui e quotidiani disservizi relativi al servizio Bigi. Sono stato uno dei primi, entusiasti utenti di questo servizio che ritenevo e continuo a ritenere utilissimo, soprattutto se le benedette zone Ztl fossero finalmente efficaci e rispettate.

Percorro il tragitto Coghetti-Santo Spirito e, nelle QUATTRO stazioni che incontro (Coghetti-Rezzara-Comune-Donizetti) mi capita per l'intero percorso di non trovare le biciclette la mattina e di trovarle sature la sera. Ora, il servizio di redistribuzione a quali orari funziona?

Evito poi ogni discorso sulla manutenzione quantomeno raffazzonata dei mezzi (cambi rotti, selle che immagazzinano acqua, ecc).

Ogni giorno mi capita ALMENO uno di questi casi:
- non trovare bici disponbili,
- trovare bici inutilizzabili,
- avere le stazioni fuori uso,
- non avere spazi liberi per riconsegnare.

Evito sempre, poi, di legarla con il lucchetto visto che poi i tempi per riaverlo sono biblici (e lo dimostra la quantità di biciclette lasciate legate per giorni) e richiedono di passare dall'Atb point ogni volta. Praticamente dovrei andarci due o tre volte a settimana.

Tutto questo mentre su L'Eco leggo l'articolo (che non ho voglia di andare a cercare per citarlo) che l'ennesimo politico, lodando scelte di mobilità che mi sembra siano solo sulla carta, annuncia l'apertura di nuove stazioni.

Nuove?!? Facciamo prima funzionare quelle che ci sono, vah, e poi pensiamo a quelle nuove!! Invece questa amministrazione per quanto mi riguarda ha solo tolto una delle piste ciclabili che, seppur realizzata in maniera indecente, era FONDAMENTALE per la sicurezza dei ciclisti. Mi riferisco ovviamente a quella lungo viale Papa Giovanni.

Ho atteso a lungo prima di scrivere, perchè all'inizio pensavo che i disservizi, endemici durante lo start-up, sarebbero stati risolti e poi perchè credevo di essere uno dei pochi sfortunati: ma molti utenti sono molto molto scontenti di un servizio che invece - ribadisco - è IMPORTANTISSIMO in questa città.

Sperando di aver contribuito in qualche modo al miglioramento dello stesso, porgo
Distinti saluti»
arch. Diego Bergamini

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