Il mister di Atis: «La sua fine
serva da lezione a tanti ragazzi»

Anche l'allenatore del Palosco, Sergio Samperisi, sabato era fra i tanti accorsi sul luogo dell'incidente dove Atis Taci ha perso la vita. Il ventenne di Seriate, infatti, era centrocampista della squadra bergamasca che milita in 1ª Categoria.

Anche l'allenatore del Palosco, Sergio Samperisi, sabato era fra i tanti accorsi sul luogo dell'incidente dove Atis Taci ha perso la vita. Il ventenne di Seriate, infatti, era centrocampista della squadra bergamasca che milita in 1ª Categoria.

«Lo conoscevo da anni - racconta il mister, in lacrime - frequentava spesso casa mia perché amico intimo di mio figlio. Io lo chiamavo amichevolmente "Tacio". Non ci sono parole per esprimere il mio dolore. Atis era un ragazzo squisito, così come eccezionale è la famiglia da cui proviene, di rado si incontrano persone così in gamba».

«Avevo voluto Atis con me in squadra a Palosco, perché sapevo di poter contare su di lui, innanzitutto per costruire un bel gruppo affiatato di amici. Si era guadagnato il posto in squadra con l'impegno e il sacrificio, la sua maglia preferita era la numero 8: "Se mi fai giocare dammi quella, mister!", mi chiedeva».

Samperisi non si capacita di quanto accaduto: «Questa tragedia – avverte però il mister – serva di lezione ai giovani seriatesi e bergamaschi in genere: purtroppo ce ne sono tanti che, pur essendo bravi ragazzi, qualche volta alla sera si lasciano andare e commettono gravi imprudenze. Riflettete, ragazzi: non vale la pena ricercare lo sballo, bere o fumare, sono altre le cose importanti nella vita».

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