Non c'è pace per i pendolari
Le carrozze promesse dove sono?

I pendolari bergamaschi proprio non ce la fanno e l'unica forma di protesta rimasta è la loro voce. Ecco perchè il Comitato orobico si ritrova a usare la posta elettronica per segnalare l'ennesimo disservizio: poche carrozze e viaggio da carro bestiame...

I pendolari bergamaschi proprio non ce la fanno e l'unica forma di protesta rimasta è la loro voce. Ecco perchè il Comitato orobico si ritrova a usare la posta elettronica per segnalare l'ennesimo disservizio: poche carrozze e viaggio da carro bestiame: «Lunedì il treno delle 7.02 da Bergamo per Milano, a detta di TreNord uno dei più frequentati se non il più frequentato treno della linea, era composto da 5 carrozze. Risultato: passeggeri in piedi prima ancora della partenza da Bergamo e scene da esodo estivo a Verdello con assalto al treno, decine di persone in piedi e qualcuno che rinunciava al viaggio. Ovviamente lo stesso si ripeteva a Pioltello. "Fortunatamente"  un po' di persone non sarà riuscita a salire su quel treno a causa della lunga coda alle biglietterie che alle 6.45 quasi usciva dalla stazione». E il messaggio indirizzato a Regione Lombardia e TreNord è chiaro «Non sono queste le risposte che i pendolari vogliono alla raffica di aumenti che ci avete imposto. Il presidente Moretti che minaccia tagli e reclama prezzi dei biglietti "europei" ci dia dei treni almeno lontanamente paragonabili a quelli europei. Assessore Cattaneo, dopo avere pubblicamente dichiarato che le nostre condizioni di viaggio (qualità dei treni) sono le peggiori in Lombardia si decide ad agire di conseguenza e fornirci un servizio degno di questo nome?».

«Testimonio anch'io che il treno delle 7.02 era impraticabile - scrive un'altra pendolare bergamasca -. Riprendono le lezioni universitarie, è il primo giorno feriale di ottobre e Trenord ci consegna un treno composto da sole 5 carrozze, con una carrozza che a Bergamo risulta essere inaccessibile dal marciapiede (perché le porte non si aprono) e tutta buia. Solo i pendolari "sgamati" sanno che dai corridoi è possibile entrarvi e che un viaggio al buio è meglio di uno in piedi. Ma la gente è già assiepata in piedi da Bergamo e la scena a Verdello (vista dal finestrino del secondo piano del treno) è al limite della decenza. Gente che corre qua e là per cercare di salire, gente che sbuffa, gente che utilizza un vocabolario colorito verso le ferrovie. Che dire? I fondi alle Regioni saranno certamente stati tagliati ma io vedo polizia privata sui treni e un'esagerazione di schermi nelle stazioni dedicati a spazi pubblicitari. Lo schermo gigante in stazione Centrale a Milano per esempio sarebbe già qualcosa se alternasse spot martellanti a informazioni di viaggio e invece niente... In compenso i treni sono sempre quelli, sempre sporchi, sempre corti e spesso in ritardo. Vogliamo un inverno diverso...».

«Abbiamo viaggiato peggio delle pecore su un carro bestiame... eppure paghiamo anche il biglietto (sempre più salato) - le fa eco un'altra viaggiatrice -. Vergognatevi sia per questo, sia per le prese in giro, sia per il costante e assordante silenzio di chi, inevece, dovrebbe dare delle risposte. Moretti parla di standard europei? Interessante... andatelo voi a spiegare ai turisti inglesi, tedeschi, spagnoli che viaggiano sui nostri treni, che il servizio offerto da Trenord è pari a quello che hanno nei loro Paesi. Quando li vedo boccheggiare increduli sui nostri rottamoni vorrei sotterrarmi...».

© RIPRODUZIONE RISERVATA