L'ambasciatore in Bolivia:
«Caso Cirelli, un equivoco»

L'Eco di giovedì 29 settembre aveva raccontato la storia di Roberta Cirelli, 46enne di Torre Boldone, rapita a La Paz, in Bolivia. Il medico aveva sottolineato la scarsissima collaborazione dell'ambasciata. Ci ha scritto l'ambasciatore che ha parlato di spiacevole equivoco.

«Gentile Direttore, mi riferisco all'articolo comparso su L'Eco di Bergamo e relativo all'episodio di cui è stata vittima la Dott.ssa Roberta Cirelli. Si è trattato di uno spiacevole equivoco con il personale della sezione consolare dell'Ambasciata, che aveva inteso che la richiesta della Dott.ssa Cirelli si riferisse al possibile uso della denuncia presso la polizia boliviana ai fini del rimborso degli oggetti rubati».

«Non appena informato dell'accaduto, ho subito provveduto a rintracciare la Dott.ssa Cirelli per sincerarmi delle sue condizioni e l'equivoco è stato completamente chiarito. Ciò detto, ben vengano articoli come questi poichè ci ricordano la particolare attenzione che dobbiamo mettere nel garantire ai connazionali in difficoltà all'estero tutta l'assistenza possibile. Con viva cordialità».

Luigi De Chiara
Ambasciatore d'Italia in Bolivia

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