Il ministro Romano a Bergamo
«Agricoltura chiave per l'Expo»

«Attraverso l'Expo vogliamo rappresentare il meglio del made in Italy nel mondo. Abbiamo poca superficie, ma molto prodotto lordo vendibile, e questo prodotto è sicuramente richiesto dai mercati internazionali». Parole del ministro dell'Agricoltura Saverio Romano a Bergamo.

«Attraverso l'Expo vogliamo rappresentare il meglio del made in Italy nel mondo. Abbiamo poca superficie, ma molto prodotto lordo vendibile, e questo prodotto è sicuramente richiesto dai mercati internazionali». Parole del ministro dell'Agricoltura Saverio Romano a Bergamo.

«Dobbiamo saperlo vendere e promuovere. L'Expo può essere d'aiuto, perché è una vetrina unica al mondo e non possiamo lasciarci scappare questa occasione. La riuscita di questa Expo - ha concluso il ministro Romano - dipenderà soprattutto da ciò che riusciremo a fare come mondo agricolo. E Bergamo ci aiuterà a far arrivare l'agricoltura nel cuore dell'Expo. Dobbiamo lavorare sodo». -

Romano, a Bergamo per avviare un tavolo di lavoro interistituzionale per l'Expo, è tornato a parlare dei tagli previsti dalla Pac per l'Italia: «Prima di guardare i numeri guardo come viene scritta questa politica agricola comune, che a noi non piace perché viene utilizzato il criterio di riparto della superficie, che si allontana dal modello di agricoltura che noi vogliamo».

«La nostra - ha aggiunto Romano - è un'agricoltura che fa molto prodotto, che impegna molte risorse umane, che fa molta eccellenza e che per questo deve essere sostenuta. È una trattativa in corso e come tutti i negoziati sarà lunga e faticosa. Noi abbiamo le nostre buone ragioni per alzare i toni di questa trattativa».

Prima di arrivare a Bergamo, Romano si era fermato a Cavenago Brianza, Invitato dal «Movimento turismo del vino lombardo» e dall'associazione «Donne del Vino». «Le donne alla guida di aziende vitivinicole - ha sottolineato Romano - possono fare molto per l'agroalimentare italiano. Il vino è anche cultura, eleganza, moda. Le donne del vino sono le migliori ambasciatrici per questo prodotto che ha ancora molte potenzialità di espansione nel mondo. Nella Expo 2015 ci dovrà essere spazio adeguato per il mondo del vino e le sue donne: una occasione di svolta per tutta la nostra agricoltura».

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