Linate, 10 anni fa la tragedia
Otto bergamaschi tra le vittime

Dieci anni. E un milione di perché. Difficile non pensare a quell'8 ottobre 2001 ogni volta che vedi un cartello che indica Linate. SK086, il volo per Copenaghen della Sas. Alle 8,14 lo schianto, terribile e assurdo, in fase di decollo: 118 morti, 8 bergamaschi.

Dieci anni. E un milione di perché. Difficile non pensare a quell'8 ottobre 2001 ogni volta che vedi un cartello che indica Linate. SK086, il volo per Copenaghen della Sas. Partenza alle 7,35. L'aereo alle 8,10 comincia a rullare sulla pista per spiccare il volo. Senza ritorno. Alle 8,14 lo schianto, terribile. Assurdo. Un piccolo Cessna taglia letteralmente la strada all'aereo scandinavo lanciato verso il decollo a quasi 300 chilometri l'ora. È l'apocalisse su Linate.

Il Cessna imbocca il raccordo sbagliato per colpa della nebbia, il nuovo radar di terra a Linate che non è ancora installato. È un attimo. L'Md87 travolge il piccolo velivolo e lo spezza in tre. Riesce poi ad alzarsi per una decina di metri, ma va a schiantarsi contro il deposito bagagli. Ai primi soccorritori si presenta una scena da incubo.

I morti saranno 118, di cui 8 bergamaschi. I 104 passeggeri e i 6 membri dell'equipaggio del volo Sas, i 4 del Cessna e 4 dipendenti Sea impegnati nel deposito. Si salva solo Pasquale Padovano: si occupava dei bagagli, sarà l'unico ad uscirne vivo. Ora ha 60 anni, e da quel giorno ha subìto 63 operazioni chirurgiche.

«Faremo un'indagine rigorosa», la promessa dell'allora governo Berlusconi. «Incuria, omissione o peggio», si tuona. Nel 2004 arriva la prima sentenza: 7 condanne e 3 assoluzioni per vertici e funzionari Enav ed Enac. Due anni dopo, in appello, le condanne diventano 9, ma le pene vengono tutte ridotte. Lo sconto di pena dovuto all'indulto fa il resto: solo in 2 conoscono il carcere, e per pochi mesi. Dieci anni dopo, resta solo la rabbia.

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