Incarichi alla figlia dell'assessore
A Dalmine scoppia il caso

Incarichi dal Comune alla figlia dell'assessore. A Dalmine scoppia il caso. A denunciarlo un esponente del gruppo «Giovani per Dalmine», schieramento di centrosinistra che siede nei banchi dell'opposizione.

Incarichi dal Comune alla figlia dell'assessore. A Dalmine scoppia il caso. A denunciarlo un esponente del gruppo «Giovani per Dalmine», schieramento di centrosinistra che siede nei banchi dell'opposizione. Si va dalla stampa del materiale promozionale di una rassegna folk alla campagna pubblicitaria del Festival lettura: in tutto quattro incarichi, per circa 22 mila euro, affidati, da marzo a settembre, dal Comune alla Mitograff srl di Cassano, al 50% di Jenny Pellegrini, figlia dell'assessore all'Ecologia Guglielmo Pellegrini (Lega).

«Ho piena fiducia nell'assessore e negli uffici che hanno organizzato e gestito l'iter delle manifestazioni», replica il sindaco Claudia Terzi. «Mai fatto pressioni o chiesto nulla a nessuno», dice l'assessore Pellegrini, papà di Jenny. «Nessun conflitto di interessi», aggiunge l'amministratore unico della Mitograff.

Non nasconde l'amarezza l'assessore Pellegrini, papà di Jenny: «Gli affidamenti diretti vengono fatti dopo aver valutato i preventivi che arrivano, mai fatto pressioni o chiesto nulla a nessuno. La questione è un'altra. Questo non è altro che un attacco politico per colpire la Lega che forse a Dalmine dà fastidio».

Più tranquillo Andrea Zappa: «L'amministratore unico sono io, legalmente non esiste conflitto di interessi, abbiamo fatto le opportune verifiche. Non capisco perché non dovremmo lavorare a Dalmine, noi abbiamo fatto le nostre offerte, che in alcuni casi sono state ritenute le migliori, in altri no. E comunque non ci occupiamo di tagli dell'erba (Pellegrini è assessore all'Ecologia, ndr), ma di comunicazione».

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