Lunedì 17 Ottobre 2011
I detenuti riabbracciano i figli
Una giornata speciale in carcere

“Quest'atmosfera mi ricorda una festa di paese con castagne, animazione per i bambini, risate” aggiunge Marco. Una festa ben riuscita. “Abbiamo posto al centro dell'attenzione la famiglia – aggiunge don Fauso Resmini – perché i soggetti più deboli, i bambini, hanno bisogno di un contatto con il genitore, in un contesto diverso da quello limitato del colloquio. Il progetto si sta realizzando grazie al coinvolgimento di molte realtà esterne”.
Infatti ieri nella palestra (rigorosamente in ordine sparso) c'erano i Doctor Clown della Croce Rossa, la banda musicale di Santa Brigida, gli attori del Teatro Viaggio, le donne della Cisl, il Comitato Territorio e Carcere, l'Università di Bergamo con Ivo Lizzola, gli alpini di Celadina che hanno arrostito le castagne, mentre i papà del corso aiuto cuoco hanno preparato il buffet; non mancavano le suore delle Poverelle e i docenti del Centro Eda che lavorano nel carcere ogni giorno.
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e.roncalli
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