Valgandino, «ladri ecologisti»
rubano i panelli solari della baita

Furti particolari per luogo d'esecuzione e tipo di refurtiva, a suo modo inspiegabili se con l'imbecillità degli autori. Nelle ultime settimane sono stati denunciati due furti sui monti sopra Gandino, che hanno colpito strutture gestite da volontari.

Furti particolari per luogo d'esecuzione e tipo di refurtiva, a suo modo inspiegabili se con l'imbecillità degli autori. Nelle ultime settimane sono stati denunciati due furti sui monti sopra Gandino, che hanno colpito strutture gestite da volontari.

Il 13 settembre i volontari del CAI Valgandino hanno denunciato il furto di una scala in alluminio nei pressi del Bivacco Baroncelli, in località Guazza. “Il luogo è raggiungibile soltanto a piedi – spiega il presidente del CAI Valgandino, Eugenio Zanotti – ed è presumibile che per asportare la scala, che ha un valore di qualche centinaio di euro, abbiano operato più persone, quantomeno per il trasporto fino alla strada carrabile. Il locale è sempre aperto affinchè gli escursionisti possano trovarvi rifugio e ristoro in caso di necessità. Negli ultimi anni si sono ripetuti atti di vandalismo, con asportazioni di vario genere”.

Anche i volontari dello Sci Club Valgandino hanno denunciato un furto, avvenuto probabilmente fra il 12 e il 13 ottobre. Questa volta i malviventi hanno preso di mira la nuova baita-spogliatoio realizzata negli ultimi anni in prossimità della pista di fondo della Montagnina. “Sono stati smontati e asportati – spiega Paolo Lanfranchi – quattro pannelli solari necessari a fornire energia elettrica alla struttura. E' probabile che i ladri abbiano operato in una notte di luna piena per godere di un'ideale chiarore”.

I beni asportati non hanno un grande valore economico, ma sono gesti mortificanti per l'impegno gratuito che i volontari mettono nelle varie attività. Sui furti hanno avviato indagini i Carabinieri di Gandino.

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