Caldaie, attenzione al monossido
Nel 2011 già più di 20 ricoveri

Arriva il freddo e si riaccende il riscaldamento: da sabato scorso gli impianti possono restare in funzione per 13 ore al giorno e l'Asl ha iniziato i controlli per prevenire gli incidenti domestici dovuti a intossicazioni da monossido di carbonio.

Arriva il freddo e si riaccende il riscaldamento: da sabato scorso gli impianti possono restare in funzione per 13 ore al giorno e l'Asl ha iniziato i controlli per prevenire gli incidenti domestici dovuti a intossicazioni da monossido di carbonio.

GIA' 20 RICOVERI NEL 2011
I dati nella nostra provincia parlano chiaro: nel 2010 ci sono stati due decessi e oltre 80 ricoveri in ospedale a causa di impianti termici non sicuri. Nel 2011 si sono già registrati 11 casi di intossicazione da monossido con oltre 20 ricoveri. «Nel 2010 c'è stato un aumento degli intossicati rispetto ai tre anni precedenti – spiegano dell'Asl di Bergamo –. Il fenomeno però mantiene un trend in diminuzione nel decennio 200-2010, grazie anche agli sforzi di prevenzione svolti dall'Asl e degli altri enti competenti. Ciò nonostante il problema rimane: il 46% delle intossicazioni, infatti, è dovuto all'uso di bracieri o barbecue all'interno degli alloggi da parte di extracomunitari che non hanno idea dei rischi derivanti dalle sostanze tossiche prodotte dalla carbonella».

I RISCHI DEGLI IMPIANTI
È di fondamentale importanza, quindi, la prevenzione e il controllo degli impianti. Da alcuni anni se ne occupa il Servizio di igiene e sanità pubblica dell'Asl, che verifica circa 1.500 impianti l'anno – in ambienti pubblici e privati – e acquisisce oltre 500 dichiarazioni di conformità. Ma attenzione alle truffe: esigete il tesserino di riconoscimento e in caso di dubbi telefonate all'ente di appartenenza. «Alcune semplici regole di sicurezza possono essere seguite da tutti: se il luogo d'installazione dell'apparecchio è troppo piccolo o privo di fori di ventilazione, oppure questi sono sottodimensionati o tappati, è certo che prima o poi dal bruciatore si diffonderà il letale monossido di carbonio». Prima cosa, quindi, è che la caldaia sia installata in un locale idoneo e che venga periodicamente controllata.

LE PRECAUZIONI
Quali sono allora le precauzioni per evitare questi incidenti? Per ogni nuova istallazione, modifica o adeguamento degli impianti bisogna esigere la dichiarazione di conformità dalla ditta abilitata, pretendere materiale di qualità garantita, evitare i riciclaggi (vietati per i materiali), non otturare le prese d'aria e preferire caldaie a camera stagna in cui il bruciatore è isolato dal locale. Inoltre, almeno ogni due anni bisogna far eseguire a un tecnico abilitato la manutenzione dell'apparecchio termico e l'analisi dei fumi ed estendere la verifica a canali da fumo, canne fumarie, comignoli, valvole di sicurezza anche se non vengono modificati.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 19 ottobre

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