Fontanella, racket di droga e armi
Arrestato ex nazionale jugoslavo

Lo hanno arrestato i carabinieri di Calcio mentre stava lavorando in un'azienda di Fontanella dove da poco era stato assunto come custode. È successo nella serata di martedì 17 ottobre e in manette ci è finito Jasminko Hasanbasic, 54 anni, ex calciatore della Nazionale jugoslava e difensore di Stella Rossa Belgrado e Dinamo Zagabria. Proprio lui era considerato il boss di un gruppo di trafficanti di armi e droga.

La banda era divisa in due: una parte si occupava di far arrivare fucili, pistole e bombe dalla Croazia all'interno di camion, l'altra la cocaina dalla Spagna, nascosta nel doppiofondo di automobili. I guadagni venivano reinvestiti in
entrambi i settori. Le armi erano destinate alla criminalità romana, secondo quanto ricostruito dai militari della Compagnia Eur, anche se finora non sono stati individuati i committenti. In particolare, sospettano gli investigatori dell'arma, potevano essere usate per assalti ai furgoni portavalori.

La banda era capeggiata da Hasanbasic, titolare di un autolavaggio a Roma, residente nella periferia romana di Bastogi, zona conosciuta come teatro di diversi episodi di criminalità, ma di recente trasferitosi a Fontanella. Lì è stato arrestato. L'ex difensore teneva i contatti con i fornitori di armi in Croazia, capaci di garantire una disponibilità illimitata. Ai clienti venivano fatti arrivare dei campioni dell'arsenale.

I carabinieri hanno anche intercettato un prezzario scritto a mano in croato con i prodotti e i relativi costi: 200 euro per una bomba a mano, duemila per l'esplosivo al plastico, stesso prezzo per un Kalashnikov. Fino ad arrivare a 40 mila euro per un missile terra aria e per un mortaio. Nel 2008 sfumò in extremis la vendita di una grossa partita a un clan della
camorra.