Via Cabrini, niente dissequestro
per le 11 associazioni religiose

Il Collegio del Tribunale di Bergamo ha respinto venerdì mattina la richiesta di dissequestro dello stabile in via Cabrini, ex officina fonderia Cortinovis, balzato alla ribalta delle cronache come sede di ben undici associazioni religiose.

Si tratterebbe di fatto di luoghi di culto, caratterizzati da sale con numerose sedie e anche altari, e quindi la normativa di riferimento è proprio la legge regionale numero 12 del 2005. Su questa base il Collegio del Tribunale di Bergamo ha respinto venerdì mattina la richiesta di dissequestro dello stabile in via Cabrini, ex officina fonderia Cortinovis, balzato alla ribalta delle cronache come sede di ben undici associazioni religiose e per le lamentele dei residenti della zona: l'edificio resta quindi per ora sotto sequestro preventivo, con l'ipotesi di reato di abuso edilizio per non aver chiesto l'autorizzazione al cambiamento di destinazione d'uso, nonostante le ragioni esposte dall'avvocato Michele Ribaudo per conto del proprietario.

«Valuteremo ora il ricorso per Cassazione – ha spiegato il legale –. Diverse delle motivazioni portate dalla difesa non sono infatti state prese in considerazione dai giudici: primo fra tutti il richiamo alla legge regionale 3 del 2011 piuttosto che a quella del 2005».

A far saltare il ragionamento difensivo è stato a quanto sembra, l'assunto dei giudici che, individuando nei vari locali dei luoghi di culto (con numerose sedie, tappetini per la preghiera musulmana, e anche altari), incentra la violazione nella legge del 2005.

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