Si sente male dopo l'ora di ginnastica
14enne muore dopo due settimane

Non ce l'ha fatta il 14enne di Rovato che, l'11 ottobre, è stato colpito da un'aritmia maligna durante la lezione di educazione fisica. Stefano Marini è morto in ospedale a Bergamo. Studiava all'Istituto tecnico aeronautico Locatelli.

Non ce l'ha fatta il 14enne di Rovato che, l'11 ottobre, è stato colpito da un'aritmia maligna durante la lezione di educazione fisica. Stefano Marini, che avrebbe compiuto 15 anni a dicembre, è morto martedì nel reparto di cardiochirurgia degli Ospedali Riuniti dove era ricoverato dal giorno del malore. Lunedì le notizie sulle sue condizioni sembravano far sperare in una sua ripresa, anche se il giovane ancora non era sveglio. Martedì invece la situazione è precipitata. Il funerale del 14enne si terrà giovedì pomeriggio nella chiesa del paese.

Stefano Marini, che vive a Rovato con i genitori, si era sentito male l'11 ottobre durante l'ora di educazione fisica che si teneva dentro il parco di via Cerasoli. Vicino all'Istituto tecnico aeronautico Locatelli di Bergamo, dove frequentava la seconda superiore. Niente poteva far presagire il malore: come aveva riportato il preside dell'istituto Giuseppe Di Giminiani, l'aritmia maligna può colpire chiunque in qualsiasi momento. E anche se il giovane soffriva di una patologia cardiaca, per cui era in cura da uno specialista fuori Bergamo, questa non era legata in nessun modo con il malore da cui è stato colpito durante la lezione di educazione fisica. Anzi, poter partecipare alle attività sportive con i compagni era positivo per il giovane. Il pomeriggio, erano circa le 14, dell'11 ottobre, all'improvviso, il giovane si è accasciato sul campo da basket. Allertato il 118, il professore di educazione fisica gli ha praticato il massaggio cardiaco fino all'arrivo dei sanitari. I medici, arrivati con un'automedica e una ambulanza, lo hanno sottoposto a una rianimazione sul posto per poi portarlo d'urgenza al Pronto soccorso dell'Ospedale. Trasferito nell'ala di Terapia intensiva del reparto di Cardiochirurgia, la prognosi è stata da subito riservata. Le sue condizioni erano apparse da subito gravi, ma nei giorni scorsi appariva migliorata. Stefano Marini stava meglio e il suo cuore, che funzionava senza più bisogno delle macchine, sembrava rispondere bene alle terapie. Martedì però la situazione è precipitata e il 14enne è morto.

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