Pirovano e il doppio incarico:
«Mi dimetto se me lo chiedono»

«Sto aspettando che me lo chiedano, non c'è alcun problema». Così il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano, ai microfoni della Zanzara di Radio24 spiega come sia disposto a lasciare una delle sue due cariche.

«Sto aspettando che me lo chiedano, non c'è alcun problema». Così il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano, ai microfoni della Zanzara di Radio24 spiega come sia disposto a lasciare una delle sue due cariche.

Oltre all'incarico di presidente della Provincia, Pirovano è anche deputato leghista. Martedì scorso è stato «catturato» a Roma da un inviato della trasmissione condotta da Giuseppe Cruciani dopo la seduta alla Camera.

E così ha spiegato: «Per me non si tratta del primo “doppio incarico”: quando ero presidente del gruppo della Lega al Senato ero anche sindaco a Caravaggio. E le dico che era più difficile a quei tempi, perché fare il sindaco comporta più impegni. Ora me la sto cavando abbastanza bene».

La legge per ora obbliga a scegliere: «La sentenza  - risponde Pirovano - riguarda i sindaci, ma siccome la legge è uguale per la proprietà transitiva ci dovrei essere anche io».

«Lunedì sono sempre in Provincia - ha detto Pirovano spiegando come si muove fra Bergamo e Roma -, martedì e mercoledì a Roma. Giovedì, venerdì e sabato invece ancora in Provincia».

Solo due giorni a Roma: ogni tanto - lo ha incalzato il conduttore di Radio24 - salterà qualche seduta? «In totale - ha detto Pirovano - siamo in dieci a saltare le sedute perché presidenti di provincia. Su 630 di solito ne mancano più di dieci. Ci sono quelli che si assentano anche perché hanno una professione».

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