«Sul caso Yara c'è una pista»
Ma gli inquirenti sono più cauti

L'inchiesta sull'omicidio di Yara Gambirasio, potrebbe aver imboccato una pista interessante. Lo ha rivelato - con molta più enfasi - la trasmissione televisiva «Quarto Grado» su Retequattro. Fonti interpellate dal nostro giornale si sono dette più caute.

L'inchiesta sull'omicidio di Yara Gambirasio, potrebbe aver imboccato una pista interessante. Lo ha rivelato - con molta più enfasi - la trasmissione televisiva «Quarto Grado» su Retequattro.

Secondo l'inviato del programma, in collegamento dal campo di Chignolo dove il 26 febbraio era stato trovato il corpo della tredicenne, l'assassino «potrebbe avere le ore contate».

Stando al giornalista, che ha citato «fonti autorevoli e qualificate», «non c'è ancora la certezza di un arresto imminente ma, per la prima volta dopo mesi, nell'ambiente investigativo si respira finalmente un'aria di forte ottimismo», e si lavorerebbe in modo febbrile «con permessi e ferie sospese»

«Al momento - ha aggiunto - non è dato sapere se gli investigatori abbiano già identificato il sospetto o i sospetti assassini di Yara. È certo però che questa clamorosa svolta nelle indagini sulla morte di Yara è frutto dell'enorme lavoro di comparazione tra il Dna dell'assassino prelevato sugli slip di Yara e i profili biologici prelevati alla popolazione». Per Quarto Grado si sarebbe vicini «all'individuazione del ceppo familiare dell'assassino».

Fonti interpellate dal nostro giornale si sono dette più caute: hanno fatto intuire che una nuova direzione verso cui indagare potrebbe intravedersi, ma non è detto che questa strada porti per forza alla soluzione del giallo.

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