Più passeggeri sugli autobus
Ora si teme l'effetto dei tagli

I segni sono tutti positivi: dai passeggeri trasportati agli introiti. Gli autobus extraurbani registrano anche un buon indice di gradimento. Lo dice il VI Rapporto annuale della Provincia (con in appendice un'indagine di customer satisfaction).

I segni sono tutti positivi: dai passeggeri trasportati agli introiti. Gli autobus extraurbani registrano anche un buon indice di gradimento. Lo dice il VI Rapporto annuale della Provincia (con in appendice un'indagine di customer satisfaction).

Un rapporto che in realtà, però, si riferisce al 2010 e descrive quindi un quadro pre-tagli e pre-rincari (applicati a partire da metà febbraio scorso, potrebbero aver avuto qualche ricaduta negativa).

Nel 2010 i viaggiatori (esclusa la zona Atb, cioé Bergamo città e 27 Comuni dell'hinterland) sono stati 22,5 milioni (+365.256 rispetto al 2009), di cui il 42,4% nella sottorete Est (Valle Cavallina, Val Calepio, Val Seriana e valle di Scalve), il 30,1% nella Ovest (Isola, Valle Imagna e valle Brembana) e il 27,5% nella sottorete Sud (pianura).

A farla da padrone sono gli abbonamenti annuali, soprattutto quelli degli studenti, più convenienti rispetto ad altri titoli di viaggio. Se è vero, quindi, che aumentano i passeggeri, è vero anche, però, che non si tratta di nuovi «clienti» conquistati dal mezzo pubblico, bensì di un rinforzo dello zoccolo duro degli utenti.

Un altro dato positivo che fa notare l'assessore ai Trasporti e viabilità di via Tasso, Giuliano Capetti, è il rapporto introiti-costi, che è superiore a quanto realizzato nel 2009 ed è pari al 45,9%. «Il costo a chilometro – spiega – è di 2,79 euro, grazie ai titoli di viaggio ne recuperiamo 1,28, pari al 45,9% del costo del servizio. Una percentuale superiore alla media lombarda».

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