Milano, in centro con l'auto
costerà 5 euro. A tutti.

L'Ecopass non esiste più, da gennaio per entrare in auto nel centro di Milano non si pagherà più in base a quanto inquina la vettura (come avviene da quattro anni con l'Ecopass) ma si dovranno versare cinque euro secchi per tutti.

Avviso agli automobilisti. «L'Ecopass non esiste più, da oggi nasce la Zona centro, detta Area C». Lo ha annunciato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Traduzione: per entrare in auto nel centro del capoluogo lombardo, all'interno della fatidica Cerchia dei Bastioni, non si pagherà più in base a quanto inquina la vettura (come avviene da quattro anni con l'Ecopass) ma si dovranno versare cinque euro secchi per tutti, indipendentemente da cilindrata, marmitta, anno di immatricolazione, lunghezza del mezzo.

L'iniziativa parte il 16 gennaio prossimo. La sperimentazione del nuovo balzello uguale per tutti durerà 18 mesi: dalle 7.30 alle 19.30, dal lunedì al venerdì, festivi esclusi. Poche le concessioni di chi si avventura nell'Area C, a parte i residenti. Solo uno sconto nei primi sei mesi ai furgoni che trasportano le merci dei fornitori: due ore di sosta gratuita o due euro di sconto. Ma c'è già, come gli ambientalisti, chi critica la scelta e si augura che dopo la sperimentazione lo sconto venga meno. Graziati i centauri: niente pedaggio per moto e motorini. Il Comune stima di fare cassa per 31-34 milioni di euro e di ridurre il traffico del 23-28 per cento.

Ma il provvedimento riguarda una riduzione anche nel resto della città: la stima, a quanto pare, è del 4-6 per cento. Sull'area veglieranno 43 telecamere sparse nella Cerchia. Sentinelle elettroniche pronte a segnalare chi sgarra e a scoraggiare i potenziali trasgressori. La scelta di Pisapia si basa su una politica fiscale diversa. Se con la Moratti si parlava di «pollution charge», ovvero di tassa sull'inquinamento (e quindi da modulare a seconda del tipo di veicolo), con il nuovo sindaco si è passati alla «congestion charge», ovvero a una tassa sul traffico, come a Londra. Ergo, vengono colpiti tutti i veicoli, grandi e piccoli, vecchi e nuovi.

Il cambio di rotta riempirà le casse di Palazzo Marino. Basta fare due conti. Attualmente entrano nella Cerchia dei Bastioni 65 mila auto. Di queste 7 mila pagano, 58 mila passano liberamente in quanto non inquinanti. Quando l'editto comunale verrà messo in pratica, le auto paganti saliranno a 56 mila. E le altre? Tremila (le più vecchie, ovvero i veicoli Euro Zero, Uno, Due e Tre) saranno bandite. Le altre, secondo i tecnici del Comune, non dovrebbero più arrivare nell'Area C per via del ticket «dissuasore».

Circa ventimila automobilisti, insomma, dovrebbero passare ai mezzi pubblici. Si salveranno i (pochi) proprietari di mezzi elettrici, bifuel o ibridi (a gas e metano). Scopo dichiarato del sindaco, che coi suoi tecnici si ispira espressamente alla «congestion charge» di Londra introdotta dall'allora sindaco Ken Livingstone (attualmente si pagano nella «C Area» ben 11,5 euro), non è quello di fare cassa ma di dissuadere gli automobilisti a usare l'auto in centro. Tanto è vero che persino i residenti della Zona 1 (che in pratica coincide con l'Area C) potranno contare su un bonus di 40 accessi l'anno.

Una volta esauriti i permessi, dovranno anch'essi pagare un ticket di due euro. Il pedaggio potrà essere pagato tramite un sms, con i tagliandi, su internet, attraverso i parcometri delle strisce blu e tramite il conto corrente bancario. Con il provvedimento sono già arrivate anche le critiche. Primo: il nuovo balzello deprime i consumi in centro e danneggia chi ci viene per lavorare. Secondo: la tassa è uguale per tutti, una sorta di «forfettino» unico, sia per chi possiede un'utilitaria che una Rolls Royce. Ricchi e poveri uniti nel disincentivo.

Non è stato, insomma, introdotto un criterio progressivo. E, come è noto, le tasse non sono uguali per tutti. Cinque euro per un riparatore di caldaie che utilizza l'auto per raggiungere un appartamento in centro sono un po' più pesanti rispetto a chi entra nella Cerchia dei Bastioni con una Ferrari e parcheggia davanti ad un ristorante sganciando le chiavi e cinquanta euro all'usciere in livrea.

Ma le differenze si potrebbero elencare a lungo: paga lo stesso ticket chi possiede una Smart o una Limousine, un Tir o un furgoncino, chi va a lavorare e chi a fare shopping in Via della Spiga. Ma c'è anche chi si lamenta, come ambientalisti e referendari, sostenendo che Pisapia poteva fare di più.

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