Palafrizzoni vende azioni A2A:
serviranno a pagare i fornitori

Palafrizzoni mette sul mercato quote di A2A per un valore compreso tra i 7 e i 10 milioni, a fronte dei 60 detenuti. Dalla vendita si punta a ricavare il necessario «per pagare i fornitori che stanno ormai bussando sempre di più alle porte.

Palafrizzoni mette sul mercato quote di A2A per un valore compreso tra i 7 e i 10 milioni, a fronte dei 60 detenuti. La decisione verrà ufficializzata nella seduta straordinaria della Giunta di venerdì.

Trattandosi di una società quotata in Borsa, sarà la Tesoreria comunale (Ubi Banca) a curare direttamente l'immissione sul mercato, senza bisogno di bandi o aste.

Dalla vendita Palafrizzoni punta a ricavare il necessario «per pagare i fornitori che stanno ormai bussando sempre di più alle porte» commenta il sindaco Franco Tentorio. Ed essendo i conti comunali in parte blindati dal Patto di stabilità e per la restante quota semplicemente esangui, c'è poco da fare. Anche perché c'è da coprire anche il capitolo delle manutenzioni.

Nelle scorse settimane sono stati messi all'asta quattro immobili, ora tocca a parte dell'1,968 per cento delle quote della multiutility nata dalla fusione tra Aem Milano ed Asm Brescia, incorporante quest'ultima della nostrana Bas (controllata tutta da Palafrizzoni) nei primi mesi del 2005.

Giovedì il titolo ha perso il 2,19 per cento, dopo la divulgazione dei dati dei primi nove mesi del 2011: un'azione vale 89 centesimi di euro, anni va era a quota 3,07. Palafrizzoni pensava di metterne parte sul mercato nel 2012, quando sarebbe scattato il contributo statale agli enti che cedano partecipazioni societarie.

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