La banda dei ricambi dei Tir
Arrestati due bergamaschi

Riciclavano veicoli industriali, che venivano fatti a pezzi e venduti come ricambi o inviati all'estero. Ma dopo le indagini dei carabinieri della Compagnia di Treviglio la banda - 4 egiziani e 2 italiani attualmente detenuti - è stata sgominata.

Riciclavano veicoli industriali, che venivano fatti a pezzi con la fiamma ossidrica e venduti sotto forma di ricambi o inviati all'estero in container. Ma dopo le prolungate indagini dei carabinieri della Compagnia di Treviglio la banda - 4 egiziani e 2 italiani attualmente detenuti - è stata sgominata.

L'operazione, denominata «Stelle di Metallo», è iniziata in seguito ad un tentativo di rapina ai danni di un Tir, avvenuta a Bariano lo scorso maggio. Nel corso delle successive indagini i Carabinieri hanno individuato un capannone abbandonato ove erano stati trovati tre grossi autocarri provento di furto pronti per essere smontati e trasformati in ricambi da vendere. Nella circostanza erano stati sequestrati un Tir Iveco e un Fiat Doblò, entrambi provento di furto. Durante le fasi dell'inseguimento gli occupanti del Doblò, per proteggere la fuga del Tir, non avevano esitato a speronare uno dei mezzi militari che li stava braccando.

Il definitivo blitz, avvenuto il 27 luglio, aveva consentito di procedere al fermo di indiziato di delitto di 4 egiziani F,M. J.A. classe 1968, K. F9. classe 1979, A. 5. classe 1978 e N,E. O. classe l988, e al deferimento in stato di libertà di H. A. egiziano classe 1974, sorpresi nell'improvvisata officina a smontare i Tir con le fiamme ossidniche. Il resto della banda, composta da 2 italiani (C. E. 40 anni di Romano di Lombardia e B.D. 50 anni di Martinengo) è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bergamo nei giorni scorsi. L'operazione ha portato al recupero di  7 Tir, 1 semirimorchio, i autoveicolo, 23 targhe di veicoli oggetto di rapina, e di sequestrare 2 capannoni per un valore complessivo di 900.000 euro. Il giro d'affari della banda era di circa 100.000 euro mensili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA