Per gli onori alla bandiera
tricolore da 3500 metri quadrati

La festa patronale di Sant'Omobono è iniziata nel capoluogo della Valle Imagna con gli onori alla bandiera tricolore. Anzi, al «bandierone» di circa 3.500 metri quadrati steso doemica sul campo di calcio comunale.

La festa patronale di Sant'Omobono è iniziata nel capoluogo della Valle Imagna con gli onori alla bandiera tricolore. Anzi, al «bandierone» di circa 3.500 metri quadrati steso domenica sul campo di calcio comunale dai volontari di Cisano che stanno realizzando il più grande Tricolore del mondo: alla fine sarà di 66.000 metri quadrati.

Gli alpini, gli alunni delle elementari, autorità e cittadini, tutti intorno al bandierone hanno cantato l'«Inno d'Italia». «Abbiamo ricordato il 150° dell'unità nazionale insieme al nostro patrono Sant'Omobono, patrono dei sarti e dei commercianti di stoffe, quindi vicino anche ai nostri artigiani e ai commercianti, con i loro problemi legati alla crisi – ha detto il sindaco Paolo Dolci –. Con questa iniziativa vogliamo ribadire che i piccoli Comuni d'Italia credono ancora nella nostra nazione, che l'Italia sta loro a cuore».

Un'iniziativa dietro l'altra ha movimentato domenica e sabato tutto il paese, in particolare le frazioni di Selino Basso e Mazzoleni, dove nella parrocchiale dedicata a Sant'Omobono si sono svolte le funzione religiose: i vespri, la processione e la Messa solenne celebrata dal parroco don Massimo Peracchi con i sacerdoti della Valle. I bambini delle primarie nel palazzetto dello sport si sono divertiti a colorare con i trucioli le composizione geometriche chiamate «Mandala», mentre quelli delle medie hanno partecipato a un concorso indetto dall'Isot sull'Unità d'Italia. Nel negozio «Silvia» erano esposti più di 200 disegni e composizioni e sabato pomeriggio sono stati premiati i vincitori. Non è mancata l'attività sportiva: gara di pesca nel laghetto, tornei di pallavolo, calcio, ginnastica e anche una camminata non competitiva che ha toccato tutte quattro le frazioni. A Mazzoleni, per tutto il pomeriggio, bancarelle e mercatino dell'artigianato, con degustazioni di caldarroste e vin brulè.

Il premio a «Dopodinoi»
Come da tradizione il sindaco e il parroco hanno consegnato il «Premio carità 2011», andato quest'anno all'associazione «Dorainpoi» per il delicato lavoro di promozione sociale svolto sul territorio. La caratteristica ciotola è stata consegnata a Francesca Cicolari e idealmente a tutti i volontari.
«Tantissima gente ha partecipato a questa festa» ha rilevato l'assessore Luisa Frosio, che con gli assessori, consiglieri e i componenti della commissione biblioteca e numerosi volontari hanno realizzato il programma delle manifestazioni. «La nostra gente ha vissuto con gioia le iniziative e gli eventi che si sono svolti» ha concluso l'assessore.

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