La scelta di Anna: la mia mandria?
Meglio di una serata in discoteca

Sedici anni, dopo la morte del padre, Anna Bariselli Maffignoli ha voluto occuparsi dell'azienda agricola di famiglia a Pisogne. Ogni giorno deve gestire 120 vacche da latte. «È un mestiere faticoso ma è la mia passione».

Tshirt colorata, jeans a vita bassa e tacco 12? No, scarponi da montagna e una mandria di mucche al seguito. Il look di Anna Bariselli Maffignoli non è proprio in linea con le tendenze dei suoi coetanei. Infatti lei, che ha appena 16 anni, vive una vita davvero particolare, lontana da svaghi tecnologici e ansie da shopping. Insieme a sua madre Anna gestisce un'azienda agricola a Gratacasolo (tra Costa Volpino e Pisogne) alleva mucche da latte e produce burro e formaggi.

«Ho scelto questa vita – racconta Anna – perché mi piace. È una tradizione di famiglia e l'anno scorso ho deciso di lasciare la scuola per dedicarmi soltanto a questo lavoro meraviglioso. Purtroppo nel 2006 è morto mio padre, ma abbiamo deciso di non abbandonare l'attività che la nostra famiglia porta avanti da generazioni».

I ritmi della giornata - La sua vita è scandita dall'orologio della natura: sveglia all'alba per sfruttare tutte le ore di luce e riposo al tramonto.
«È un mestiere faticoso – continua – si lavora ogni giorno. Le mucche si mungono il mattino presto e la sera, poi durante la giornata si fa il formaggio, si puliscono le stalle e si accudisce il bestiame. Abbiamo 120 mucche che producono circa 600 litri di latte al giorno. Con questa quantità di latte facciamo 50 formaggelle e 20 chilogrammi di burro che vendiamo a privati e commercianti della zona. Inoltre ogni anno nascono una cinquantina di vitellini, le femmine le teniamo e i maschi invece vengono venduti».

Anna a settembre è scesa dagli alpeggi e con le sue mucche si è fermata per qualche giorno nei prati di Costa Volpino, poi verso la metà di ottobre la mandria è stata trasferita nella stalla. Un passaggio che può sembrare poca cosa, esperienza comune di tanti allevatori che si recano in alpeggio, ma sicuramente un compito impegnativo per una ragazzina che pure segue volentieri i ritmi di un'attività a costante contatto con la natura.

Quattro mesi in alta quota - «Noi abitiamo qui vicino – spiega lei – e i contadini della zona ci permettono di pascolare le mucche in cambio del letame per concimare i loro campi. È un baratto, funziona così nel mondo agricolo. Ho trascorso quattro mesi in alta quota, la vita in malga non è facile. A maggio abbiamo fatto la transumanza. Prima siamo saliti a Ceratello (frazione di Costa Volpino) per un paio di mesi e poi con l'aumento della temperatura ci siamo spostati a Montecampione. Durante l'inverno invece le mucche restano in stalla, ma sostanzialmente il lavoro non cambia».

«In montagna mi sento libera» - Anna ha una passione sfrenata per gli animali e la vita all'aria aperta, immersa nella natura. Per lei i passatempi tipici dei suoi coetanei - lunghe chiacchierate via internet attaccati ai «mi piace» di Facebook, tornei di playstation, serate tra concerti e discoteche - hanno poco sapore rispetto al lavoro in cascina. In un certo senso per Anna il tempo sembra essersi fermato al secolo scorso.

«Non amo la tecnologia – confessa – non mi piacciono i social network e la televisione. Adoro trascorrere le mie giornate con gli animali, ho anche una decina di cavalli che sono la mia vera passione. Quando sono all'aria aperta in montagna mi sento libera. Per me la felicità è questo. Nel mio lavoro non esistono giorni di festa. Il tempo libero è davvero poco e lo trascorro riposando o uscendo con gli amici. Ogni tanto vado al cinema, oppure a mangiare una pizza. Non mi piacciono le discoteche e i pub. Vorrei viaggiare e vedere posti nuovi, ma quando l'ho fatto dopo un paio di giorni avevo nostalgia della mia vita».

«Non cambierei questa vita» - Anna guarda le sue mucche e sorride, tra poco sarà l'ora della mungitura. «So mungere anche a mano – racconta – ma da qualche anno utilizziamo la mungitrice automatica per risparmiare tempo. Alla fine del mese nasceranno tre vitellini. È uno spettacolo incredibile, altro che vita mondana». «Ho imparato che il segreto della serenità è nascosto tra le cose più semplici. Ho 16 anni, faccio un lavoro duro e inusuale per una ragazza della mia età, ma non cambierei la mia vita con quella di nessun altro».

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